Archivi del mese: Febbraio 2016

Le colpe di Mancini

Certamente non è un periodo sereno, visti i problemi di salute familiari. Stasera speravo di distrarmi un po’ e di avere una qualche minima consolazione dall’Inter, impegnata a Torino contro la Juventus. Invece “mai-na-gioia”, per usare un termine molto in voga fra i ragazzi oggi.

Partiamo da un concetto di fondo così sgombriamo il campo da qualunque dubbio. La Juve ha meritato di vincere, senza discussione alcuna. E’ più squadra, ha più rabbia, ha un gioco ormai collaudato indipendentemente da chi scende in campo. E’ impressionante vedere giocatori che vincono da 4 anni consecutivi lo scudetto giocare con tale furore agonistico.

Mi dispiace dirlo, ma invidio i tifosi juventini. Sia chiaro, non per le vittorie, ma proprio per le caratteristiche della loro squadra

E qui veniamo alle dolenti note. Si può criticare Mancini o si incorre nel reato di lesa maestà? Siamo già nel girone di ritorno e ancora l’Inter non ha un sistema di gioco stabile. Mancini le ha provate tutte, 3-5-2, 4-3-3, 4-2-3-1, 4-3-1-2 e forse ne ho dimenticato qualcuno, ma la sensazione che la squadra trasmette è quella di un gruppo di giocatori messi in campo per caso, che si passano la palla l’un l’altro senza sapere cosa fare. Si gioca perennemente sotto ritmo, i passaggi sono quasi sempre laterali, verticalizzare è un concetto quasi sconosciuto; non parliamo poi della velocità di trasmissione della palla, mai di prima, almeno 3 tocchi prima di darla via. Stasera l’Inter ha tenuto palla più della Juve, ma ricordo 2 parate di Buffon, tra l’altro a risultato acquisito, e solo un paio di occasioni pericolose. Penso invece al miracolo di Handanovic su Hernanes e a tutte le occasioni che la Juventus ha avuto: ogni volta che attaccavano davano l’impressione di creare un pericolo, passaggi in verticale, circolazione di palla rapidissima, dribbling quasi mai fini a se stessi.

La responsabilità di tutto questo, inutile girarci attorno, è dell’allenatore, anche perchè, non lo dimentichiamo, la Società ha accontentato Mancini in tutte le sue richieste. Poi scopri che manca un regista o comunque uno che dia i tempi di gioco. C’era Hernanes, ma è stato ceduto alla Juventus. Certamente non saranno Felipe Melo o Medel i piedi buoni del centrocampo. Ci sarebbe Brozovic, ma ha giocato finora in ruoli diversi e, tranne un paio di partite, non mi pare sia mai stato determinante. Sono stati spesi 30 e passa milioni per Kondogbia, giocatore di una lentezza esasperante, inadatto, a mio modesto parere, al campionato italiano. Eppure l’Inter aveva fra i suoi giovani Duncan, che gioca nello stesso ruolo, ha una velocità ed un dinamismo triplo e sta facendo un signor campionato nel Sassuolo. Magari quei 30 milioni si potevano dare al Palermo per Dybala, visto che, da quel che si è letto, era stato bloccato dall’Inter che poi ha rinunciato ad acquistarlo per motivi economici. Era proprio il caso di intestardirsi per acquistare Perisic, 20 milioni o giù di lì se non ricordo male, quando hai già Ljajic e Jovetic? Hai in rosa Palacio, che fra parentesi ha giocato pochissimo ma che è una spalla ideale per Icardi, come ha dimostrato lo scorso anno, e lo tieni in panchina per poi riesumarlo una volta comprato Eder, a sua volta stasera rimasto in panchina? Con tutto queste rotazioni più o meno sensate (più meno che più, secondo me), qualcuno può “recitare” la formazione titolare dell’Inter di quest’anno?

Se le premesse son queste, il prossimo anno si ricomincerà daccapo, sarà un nuovo anno zero e ci sarà bisogno di tempo per costruire una squadra, come quest’anno, come lo scorso anno, come due anni fa ……

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Demagogia spicciola

Leggo su vari siti, in prevalenza legati all’estrema destra e al M5S, commenti indignati sui costi sostenuti dalla RAI per il Festival di Sanremo, in primo luogo i compensi per Carlo Conti, le vallette ed i vari superospiti di tutte le serate

Fermo restando che non entro nel merito del Festival (non l’ho visto, confesso), mi da fastidio la demagogia spicciola di chi critica a prescindere. Non serve essere laureati in economia per sapere che occorre fare preventivamente un bilancio fra entrate e uscite per poi stabilire, sulla base del risultato, se un investimento sia stato fruttuoso o meno

Ebbene, sui giornali on line di oggi è riportata una dichiarazione del Direttore di RAI Uno che comunica che il Festival ha determinato per la RAI un utile di 6,5 milioni di euro. Utile vuol dire che, tolte le spese, la RAI ha in bilancio un ATTIVO di 6 milioni e mezzo di euro.

Chi è capace solo di criticare abbia almeno il buon gusto di informarsi prima di diffondere certe notizie. Ma non si deve dimenticare quel che ha detto, giustamente, il buon Umberto Eco: ” I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli”. E gli imbecilli, si badi bene, non sono coloro che creano ad arte la falsa notizia, questi sono degli emeriti furbacchioni, oltre che dei truffatori professionisti; gli imbecilli sono coloro che, senza informarsi, riciclano la falsa notizia dandole una eco spropositata

 

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