Archivi del mese: Aprile 2016

(Presunta) Solidarietà europea

E’ da poco operativo l’accordo siglato tra l’Unione Europea e la Turchia che consentirà di chiudere in tempi brevi la cosiddetta “rotta balcanica”, per intenderci quella seguita dai profughi diretti verso il Nord Europa, in primo luogo verso la Germania. Oltre le concessioni fatte alla Turchia, che come è noto è un Paese strenuo difensore dei diritti umani, quasi come l’Egitto di Al Sisi, l’Europa pagherà a Erdogan 6 miliardi di euro, con il proporzionale contributo di tutti i componenti dell’Unione. Bene! Bravi! Bis!

L’Italia, a sua volta, propone un piano mirato nel tentativo di ridurre l’afflusso di migranti che, inevitabilmente, riprenderà a dirigersi verso le coste italiane dalla Libia. In poche parole, proponiamo agli altri Paesi europei uno sforzo importante per creare opportunità di lavoro direttamente nei Paesi di partenza, in maniera da eliminare le cause che spingono tanti africani, soprattutto delle zone Sub Sahariane, a rischiare la vita pur di fuggire dalla miseria. Proposta condivisibile, che, se attuata, certamente ridurrebbe in maniera significativa l’afflusso atteso in Italia dei migranti provenienti dalla Libia. Ovviamente la proposta, se approvata, richiederebbe un significativo impegno economico che dovrebbe essere ripartito fra i vari Paesi europei.

Chi si oppone? Proprio i tedeschi, guarda caso. Tanto, la rotta balcanica è chiusa e l’Austria sta costruendo un blocco al Brennero (tra parentesi solo dall’Italia verso l’Austria, mentre in senso opposto si transita senza impedimenti, così i migranti respinti dagli Austriaci possono arrivare in Italia senza problemi). Quale sarà, verosimilmente, il risultato? Che le persone che arriveranno in Italia resteranno in Italia, perchè non rientrano nel patto stipulato con la Turchia, perchè non potranno andare verso Nord per la chiusura delle frontiere e quindi i tedeschi possono stare tranquilli

Mi sembra che la tanto sbandierata solidarietà europea sia “leggermente” strabica, molto focalizzata a salvaguardare gli interessi di Berlino e dei più stretti alleati, piuttosto che di tutti i componenti dell’Unione.

Ma ha ancora senso per l’Italia restare in un’Europa che è sempre più quella dei doveri e sempre meno quella dei diritti? Mi viene in mente la barzelletta dell’avvocato che informa il cliente sulle possibili evoluzione della causa in corso: “se succede questo, vinciamo, se succede quest’altro, perdi”. Se il problema in qualche modo interessa la Germania, diventa un problema di tutta l’Europa; se il problema riguarda Roma, piuttosto che Atene o Lisbona, è un problema del singolo Paese e che se la vedano gli Italiani, i Greci, i Portoghesi. Così è proprio comodo!

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Servono i muri?

Cliccando su ognuna di esse, si potrà godere la visione di una carrellata di foto che mostrano i pericolosi terroristi che stanno invadendo l’Europa e che stanno costringendo i vari Stati, specie quelli interessati dalla cosiddetta “rotta balcanica”, a chiudere le loro frontiere in nome della sicurezza interna. Fra parentesi,  diversi di questi Stati, e intendo quelli dell’ex blocco sovietico, sono gli stessi che, nel momento del disfacimento dei regimi comunisti, hanno brillantemente tenuto aperti in uscita i confini per consentire ai loro concittadini di riversarsi nei paesi dell’Europa Occidentale per trovare di che vivere

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La preghiera di Papa Francesco a Lesbo

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Ti preghiamo per tutti gli uomini, le donne e i bambini, che sono morti dopo aver lasciato le loro terre in cerca di una vita migliore.
Benché molte delle loro tombe non abbiano nome, da Te ognuno è conosciuto, amato e prediletto.
Che mai siano da noi dimenticati, ma che possiamo onorare il loro sacrificio con le opere più che con le parole.
Ti affidiamo tutti coloro che hanno compiuto questo viaggio, sopportando paura, incertezza e umiliazione, al fine di raggiungere un luogo di sicurezza e di speranza.
Come Tu non hai abbandonato il tuo Figlio quando fu condotto in un luogo sicuro da Maria e Giuseppe, così ora sii vicino a questi tuoi figli e figlieattraverso la nostra tenerezza e protezione.
Fa’ che, prendendoci cura di loro, possiamo promuovere un mondo dove nessuno sia costretto a lasciare la propria casa e dove tutti possano vivere in libertà, dignità e pace.
Dio di misericordia e Padre di tutti, destaci dal sonno dell’indifferenza,apri i nostri occhi alle loro sofferenze e liberaci dall’insensibilità, frutto del benessere mondano e del ripiegamento su sé stessi.
Ispira tutti noi, nazioni, comunità e singoli individui, a riconoscere che quanti raggiungono le nostre coste sono nostri fratelli e sorelle.
Aiutaci a condividere con loro le benedizioni che abbiamo ricevuto dalle tue mani e riconoscere che insieme, come un’unica famiglia umana, siamo tutti migranti, viaggiatori di speranza verso di Te, che sei la nostra vera casa, là dove ogni lacrima sarà tersa, dove saremo nella pace, al sicuro nel tuo abbraccio.

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