Archivi del mese: Dicembre 2016

Il medico non è un ragioniere

Nel praticare la professione medica il medico deve, con scienza e coscienza, perseguire un unico fine: la cura del malato utilizzando i presidi diagnostici e terapeutici di cui al tempo dispone la scienza medica, senza farsi condizionare da esigenze di diversa natura, da disposizioni, considerazioni, valutazioni, direttive che non siano pertinenti rispetto ai compiti affidatigli dalla legge ed alle conseguenti relative responsabilità. Il rispetto delle “linee guida”, quindi, nulla può aggiungere o togliere al diritto del malato di ottenere le prestazioni mediche più appropriate né all’autonomia ed alla responsabilità del medico nella cura del paziente … D’altra parte, lo stesso sistema sanitario, nella sua complessiva organizzazione, é chiamato a garantire il rispetto dei richiamati principi, di guisa che a nessuno é consentito di anteporre la logica economica alla logica della tutela della salute, né di diramare direttive che, nel rispetto della prima, pongano in secondo piano le esigenze dell’ammalato. Mentre il medico, che risponde anche ad un preciso codice deontologico, che ha in maniera più diretta e personale il dovere di anteporre la salute del malato a qualsiasi altra diversa esigenza e che si pone, rispetto a questo, in una chiara posizione di garanzia, non é tenuto al rispetto di quelle direttive, laddove esse siano in contrasto con le esigenze di cura del paziente, e non può andare esente da colpa ove se ne lasci condizionare, rinunciando al proprio compito e degradando la propria professionalità e la propria missione a livello ragionieristico”.
(Corte di Cassazione, sentenza 02.03.2011, n°8254)

Chissà se chi vuole imbrigliare l’attività medica con calcoli di tipo ragionieristico, esempio tot numero di visite l’ora o ipotetici tempari che dovrebbero governare il nostro essere medici), ha presente questa sentenza!

Related Images:

Crisi di governo

Finita l’esperienza del Governo Renzi, il Presidente Mattarella ha affidato l’incarico di formare il nuovo governo all’On. Gentiloni

Apriti cielo. Fuoco a palle incatenate dalle opposizioni e post ripetitivi dai soliti frequentatori dei social che ripetono a mo’ di pappagallo tutto quel che sentono dai loro leader, senza pensare a quel che stanno scrivendo

Punti fermi. Il Paese ha bisogno di un Governo che faccia una legge elettorale, faccia approvare, o meglio, riproponga i decreti legge per gestire l’emergenza terremoto, deve salvare il MPS e altre 8-10 banche minori collegate, altrimenti rischia di saltare tutto il sistema bancario italiano, e poi si può pensare a votare

Le opposizioni hanno ottenuto il loro scopo, quello di far dimettere Renzi, causa, a loro dire, di tutti i mali dell’Italia, ma non vogliono impegnarsi nella gestione di questi 3 semplici punti, anzi, secondo loro bisognerebbe andare subito al voto. 

E’ palese che l’Italicum, pensato per garantire la governabilità con una sola Camera, non abbia senso persistendo il bicameralismo ed è altrettanto chiaro che, al momento, manchi una legge elettorale per il Senato: l’Italicum non è previsto per il Senato, il Porcellum è stato dichiarato incostituzionale e si andrebbe a votare con … boh?. Il Parlamento dovrebbe farsi carico di sanare questo intoppo ed i primi a farsi avanti dovrebbero essere, secondo logica, coloro che vogliono andare subito ad elezioni anticipate: Grillo, Salvini, Meloni. Qualcuno è in grado di dire quale sia la proposta comune che queste forze politiche hanno avanzato? Io non me ne ricordo nessuna e non capisco come possano gridare al golpe, come possano minacciare manifestazioni in tutte le piazze, ma non siano in grado di dire come uscire dall’impasse. Il Parlamento deve approvare una nuova legge elettorale e questo credo sia scontato. Non si può aspettare la sentenza della Consulta a fine gennaio. Nella migliore delle ipotesi si andrebbe a votare ad aprile e non credo che l’Italia si possa permettere il lusso di stare fino ad aprile senza Governo o con un  Governo che possa fare l’ordinaria amministrazione. Andassero a dirlo ai terremotati dell’Umbria, di Amatrice e Accumoli, ai marchigiani: sapete, finchè non ci saranno le nuove elezioni, considerato che il Governo si deve occupare solo degli affari correnti, voi arrangiatevi da soli, visto che i decreti del Governo Renzi sono decaduti, non essendo stati approvati in tempo prima delle dimissioni. 

Come era abbastanza scontato, tutti gli imbecilli da tastiera stanno scrivendo post contro il nuovo “Governo di nominati”, come viene definito o contro la “manovra di Palazzo” che sta portando ad una riedizione del Governo Renzi. Costoro denotano la loro profonda ignoranza di quanto scritto sulla Costituzione, esattamente Art. 92, quella stessa Costituzione che pure hanno “strenuamente difeso” dai nuovi barbari, dall’oscuro disegno del Dittatore che voleva comandare in Italia. Se a qualcuno è sfuggito, faccio presente che l’Italia è (ancora) una Repubblica Parlamentare. Chiedo formalmente a coloro che dicono che la nomina è illegittima perchè Gentiloni non è stato votato da nessuno, quale sia l’articolo, il comma, la virgola della Costituzione dove è scritto che il Presidente del Consiglio viene scelto dagli elettori nel momento del voto e non può cambiare se non con un nuovo voto popolare. La Costituzione che conosco io, ma forse vivo in un altro Paese, dice che il Governo ottiene la fiducia in Parlamento ed è nel pieno possesso dei suoi poteri. Se non ottiene la fiducia è decaduto; se non c’è possibilità di garantire un nuovo Governo, si va a votare

Se vuoi essere una forza di governo credibile, devi anche essere coerente. Non puoi impostare la tua campagna referendaria contro le nefandezze dell’Italicum e poi dire non solo che l’Italicum va benissimo, ma che, addirittura andrebbe esteso come sistema di voto anche al Senato con ballottaggi regionali! Non si può essere contemporaneamente romanisti e laziali, in politica devi scegliere. Troppo comodo dire sempre no, troppo comodo tirarsi fuori dalle responsabilità, troppo comodo soffiare sul fuoco della protesta popolare, troppo semplice fare affermazioni generiche senza avanzare proposte specifiche e, soprattutto, realizzabili. Se questa è la futura classe di Governo …

Related Images:

Referendum

Finita la giostra referendaria, finito il continuo bailamme su tutte le TV a tutte le ore, finita l’esperienza di governo di Matteo Renzi. Partiamo proprio da quest’ultimo punto. Chi mi conosce sa che non sono assolutamente renziano, non l’ho votato né alle ultime primarie né nelle precedenti, quando ha vinto Bersani. Ciò non toglie che occorre riconoscere che il Governo Renzi ha portato a casa qualche risultato ed ha certamente smosso le acque nella palude italiana, quanto meno ha sparigliato le carte. Può piacere o non piacere, si può essere d’accordo o meno, ma credo sia innegabile, a meno di non essere intellettualmente disonesti. Passerà certamente agli annali per il tentativo di riformare la Carta Costituzionale e verrà ricordato per il riordino del mercato del lavoro, il famigerato Jobs Act, la legge che ha smontato i diritti dei lavoratori perchè ha abolito l’articolo 18. I dati parlano chiaro, da quando è stato approvato il Jobs Act ci sono state oltre 600.000 assunzioni. Magari, anzi sicuramente, sono contratti con minori tutele, ma che me ne faccio delle tutele se non ho il lavoro? Fra “meno tutele e più lavoro” e “più tutele e meno lavoro”, personalmente non ho dubbi su cosa scegliere e penso che un partito di sinistra non debba avere dubbi, ma io ritengo di essere una persona pratica e non un ideologo, quindi verrò visto probabilmente come un eretico dai “duri e puri”.

Mi viene in mente la legge cosiddetta del “dopo di noi”, che senza alcun dubbio tutela in maniera  migliore le famiglie con un disabile. Mi viene in mente la legge sulle unioni civili, certamente perfettibile, ma un sicuro passo avanti rispetto al nulla precedente. Penso alla riforma della Pubblica Amministrazione, approvata ma bloccata dalla Consulta perchè una Regione si è messa di traverso, per cui non ci sarà, fino a che qualcuno non proporrà e porterà ad approvazione una nuova riforma, la possibilità di licenziare i Dirigenti che non raggiungono gli obiettivi prefissati, dimostrando di essere inadeguati al loro ruolo

E’ vero, tante cose potevano essere fatte in maniera differente. Ma i vari Bersani, D’Alema, Vendola, Speranza, perchè non si sono preoccupati in passato, quando hanno avuto la possibilità di governare, di portare avanti queste riforme? Perchè questo è il Paese del “benaltrismo” e quindi, con la formula del “va bene, però …” non si conclude mai nulla

Cosa succederà adesso? E’ molto probabile che Renzi ed i renziani in genere non parteciperanno ad un altro Governo. D’altra parte il nuovo esecutivo è chiamato, oltre che ad approvare la legge di Stabilità (non voglio pensare a chi dovrà andare a contrattare con la UE sui miliardi di flessibilità che ci erano stati provvisoriamente concessi), a fare una nuova legge elettorale. Checchè ne dicano Brunetta o Travaglio, non spetta al PD fare proposte a tal proposito. La proposta del PD è stata sonoramente bocciata dalla maggioranza degli Italiani. Spetta a chi ha vinto il referendum, a chi “ha salvato il Paese da questa pericolosa deriva autoritaria” e dai fantomatici Poteri Forti, avanzare una proposta fattibile e farla poi approvare dalle due Camere per poi votare. Allo stato attuale l’Italicum sarà giudicata incostituzionale, essendo finalizzato alla riforma bocciata, ed il Senato non ha una sua propria legge elettorale, essendo stato il Porcellum dichiarato in parte incostituzionale. Allora Grillo, Salvini, Berlusconi, Meloni, la sinistra PD, SEL, Civati (per citare coloro che hanno rappresentanza parlamentare) elaborino una proposta comune, venga approvata e si vada al voto per il rinnovo di Camera e Senato.

Con il nuovo Governo che nascerà l’Italia sarà il Paese leader in Europa, la disoccupazione verrà finalmente sconfitta, sarà risolto definitivamente il problema della immigrazione, andremo in pensione a 60 anni, ovviamente con pensioni molto più alte di adesso, verranno diminuite le tasse, non ci sarà più corruzione, l’evasione fiscale sarà un lontano ricordo di cui potremo parlare ai nostri nipoti come di un tempo immaginario, tutti i cittadini avranno libero accesso alle cure mediche su tutto il territorio nazionale con pari diritti (ti curerai l’Epatite C gratuitamente a Roma come in Calabria, per esempio). Quei pochi che non troveranno lavoro avranno il reddito di cittadinanza, ci sarà sempre il sole e vivremo tutti felici e contenti

Related Images: