Archivi del mese: Maggio 2019

Commento alle elezioni (Prof. G. Saraceni)

Hanno vinto la paura, l’ignoranza e la stupidità. “Lei insulta sette milioni di italiani!”. Sì, è vero, lo faccio molto volentieri. Loro mi insultano da più di venti anni chiamandomi terrone o ladrone solo perché sono nato al Sud; ipocrita e buonista solo perché non rido quando i bambini affogano; professorone e radical chic perché non considero l’ignoranza un valore da preservare e difendere a tutti i costi. Quindi io oggi mi sento pienamente legittimato a dire loro la verità: sette milioni di voti per la lega equivalgono a sette milioni di analfacapre. Non una di meno.

In Italia si studia e si legge pochissimo. È un dato oggettivo. Questo è il risultato conseguente e necessario. L’unica cura contro il fascismo è la cultura, ci stanno chiaramente iniziando a mancare gli anticorpi.

Diamoci da fare. 
Perché la nottata è ancora lunga.

Roma A. D. 2019

Mala Tempora Currunt

 

Prof. Guido SARACENI

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Lo Spread spiegato a chi non lo capisce (Enrico Mola)

Amici leghisti e fan del Capitano vari, proviamo a farla il più semplice possibile.

Allora. Ogni anno l’Italia si fa prestare dai “mercati” (quindi da banche, società, istituti, investitori italiani ed esteri, ecc.) circa 400 miliardi di euro. Cioè siamo noi ad andare da questi mercati e chiedere: “Ci prestate 400 miliardi per favore che ci servono assolutamente?”.

Per avere un’idea di quanti siano 400 miliardi di euro, e quanto siano vitali per tutti noi, basti pensare che per la Sanità spendiamo 150 miliardi all’anno. E per tutte le pensioni spendiamo 170 miliardi. Nemmeno sommandoli arrivi a 400 miliardi. Ok?

Se i “mercati” non ci prestassero ogni anno i LORO 400 miliardi di euro, quindi, l’Italia sprofonderebbe nel caos più totale nel giro di 24 ore. Niente pensioni, niente stipendi, ospedali chiusi, scuole chiuse, forze dell’ordine senza stipendi e con le auto ferme, e così via.
Fin qui ci siamo giusto? 
Ok.

Ovviamente i “mercati” non ci prestano i loro soldi gratis. Ma in cambio di un tasso d’interesse. Che varia. Più loro si fidano di noi (cioè, più loro si fidano del fatto che gli restituiremo i LORO soldi) più basso sarà il tasso di interesse di cui si accontenteranno. Meno si fidano di noi, più alto è il tasso che dovremo offrire per convincerli a prestarci i LORO soldi.

Quando sentiamo parlare di Spread che aumenta o diminuisce altro non stiamo parlando, sostanzialmente, che di questo.

Quindi quando sentiamo dire che lo Spread sta aumentando non significa, come dice il Capitano, che “c’è uno dall’altra parte del mondo che schiaccia un bottone e aumenta lo spread” (giuro, parole sue).

Significa semplicemente che quelli che ci prestano i LORO soldi stanno preferendo investirli altrove, su titoli più sicuri. Perché? Perché magari qualcuno – chissà chi – al governo ha detto “me ne frego dei mercati” o “me ne frego dello spread”.

E fatemi capire: voi prestereste i vostri soldi a qualcuno che vi dice: “Me ne frego di restituirteli?”.
Voi andreste in banca a dire al direttore: “Buongiorno stronzo. Devo fare il mutuo per la casa. Prestami i soldi testa di cazzo, che poi non lo so se te li restituisco”? Non credo, giusto?

I mercati quindi, quando sentono quelle robe lì, comprensibilmente hanno più difficoltà a darci i LORO soldi. Per cui a NOI tocca offrire tassi di interesse più alti per convincere quelli che stiamo insultando e da cui dipendiamo, a prestarci i LORO soldi. Cioè NOI aumentiamo lo Spread (NOI!) per convincerli a darci i LORO soldi per rimediare ai danni di Salvini.

Il bottone di cui parla Salvini sta nella sua bocca. E’ lui che da un anno, in nome del consenso e approfittando dell’ignoranza in materia, lo preme facendo aumentare lo spread. O meglio i tassi, che prima di lui erano all’1,7% e ora sono al 2,7%.

Risultato: con quelle frasi lì Salvini ha fatto spendere all’Italia, di soli interessi (lo spread insomma) qualcosa come 3-4 miliardi in un solo anno. Però lui ci ha guadagnato milioni di voti.

Consapevolmente. Sapendo bene di danneggiare il Paese, pur di avere voti.

Ora che quindi avete (ne sono sicuro) capito:
– che siamo noi a chiedere ai mercati di prestarci i LORO soldi
– che senza i LORO soldi noi finiremmo gambe all’aria
– che conviene a noi tenere bassi gli interessi (cioè il benedetto spread).

Ditemi: quanto bisogna essere coglioni o ignoranti o annebbiati (spero la terza) per applaudire a uno che pur di avere voti in più brucia 4 miliardi dei vostri soldi?

Chi è lo stronzo: chi ci presta i soldi e chiede che non siano bruciati, o chi chiede i soldi e insulta e minaccia chi deve prestarceli? Fate voi.

[Emilio Mola]

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Più realisti del Re

Diceva un noto politico della Prima Repubblica: “a pensare male si fa peccato, ma raramente si sbaglia”
Mi viene da mettere in fila alcuni episodi.
1) il Procuratore di Catania Zuccaro inizia una indagine contro le ONG affermando di avere la prove di rapporti di queste ultime con gli scafisti, proprio dopo che qualcuno ha iniziato a parlare di “taxi del mare”. Tra parentesi, qualche settimana fa l’inchiesta è stata archiviata perchè, dopo due anni di indagini, non è venuto fuori nulla
2) Mimmo Lucano viene arrestato sulla base di accuse smontate dalla Cassazione, ma pervicacemente ribadite dalla Procura di Locri e dal Tribunale del Riesame di Reggio Calabria, quasi in coincidenza con il primo Decreto Sicurezza, quello che ha portato alla chiusura degli SPRAR. In questo modo è stato facile svuotare Riace, divenuta il luogo simbolo dell’accoglienza, a dimostrare esattamente il contrario di quanto i nostri attuali governanti vogliono farci credere
3) l’attuale ministro degli interni (sempre minuscolo) si è pubblicamente lamentato di essere oggetto di continue aggressioni? Ecco che i contestatori vengono trascinati via a forza dalle forze dell’ordine. Ecco i Vigili del Fuoco che vengono obbligati, da un ordine superiore (non è ancora dato sapere da chi sia stato emanato), a rimuovere lo striscione che a Brembate era stato appeso ad un balcone e che ricordava, a Salvini, “non sei il benvenuto” (non mi sembra offensivo, ma può darsi che io mi sbagli)
4) gli alunni di un liceo pubblicano un loro elaborato (a gennaio, in occasione della Giornata della Memoria) e la loro professoressa viene sospesa dal servizio con lo stipendio dimezzato, per l’accostamento che i ragazzi, si badi bene i ragazzi e non l’insegnante, hanno fatto tra leggi razziali del 1938 e decreto sicurezza (come se un insegnante dovesse diventare un censore). Sembrerebbe che la sottosegretaria alla cultura, Bergonzoni (colei che si è pubblicamente vantata di non leggere un libro da 3 anni), abbia avvertito “chi di dovere” a svolgere accertamenti e a prendere provvedimenti (come la stessa Bergonzoni sembra abbia scritto a febbraio sui social)
5) i fascisti di Casa Pound, organizzazione verso cui il suddetto ministro degli interni dimostra una benevola indifferenza, stavo per dire connivenza ma mi sono fermato in tempo, schiaffeggiano un ragazzo davanti alle forze di polizia in tenuta antisommossa e l’aggredito viene identificato, mentre l’aggressore continua a parlare amabilmente con i poliziotti
6) nella frenesia di rimuovere gli striscioni cosiddetti offensivi, ieri, in Piazza Duomo a Milano, viene rimosso uno striscione ove era scritto. “Restiamo Umani”. In effetti, per certa gente “restiamo umani” sembra sia un’offesa
Mi viene da pensare ai tanti opportunisti, ai tanti che qualcuno definirebbe “leccaculo”, ai sudditi più realisti del Re, ma attendo ancora con fiducia il momento in cui la massa scoprirà che “il Re è nudo”

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