Archivi del mese: Marzo 2021

Povera Calabria mia

Povera Calabria mia, in che mani stai? 

Non trovo altro commento all’articolo trovato su Facebook e scritto da Fortunato Cucinotta

Benvenuti in Calabria terra di comici e comicità senza tempo e senza eguali.
Oggi l’assurdo ha raggiunto la tragicomica perché nel pomeriggio si è riunito il consiglio regionale a Reggio Calabria, e tra i tanti banchi vuoti della maggioranza di Centrodestra, dove si sono presentati solo gli Assessori Catalfamo e Gianluca Gallo , c’era anche quello del Presidente f.f. Nino Spirlì .
Un Assenza molto pesante e grave in quanto si discuteva il piano Regionale relativo al Recovery Fund, ed è qui che si è arrivati alla FARSA vera e propria, sì perché mentre si discuteva del piano, ricordiamolo, avere un piano Regionale sugli investimenti del Recovery fund per la nostra Regione, la Calabria , è assolutamente indispensabile, per capire ed intervenire nello sviluppo della nostra diasgraziata terra.
Ebbene viene fuori che il Piano Regionale è clamorosamente una copia di quello della Lombardia, tanto che i FURBI che lo HANNO COPIATO dimenticano di cancellare la parte dove viene espressamente citata la LOMBARDIA!!!!!
Capite Calabresi in che mani stiamo lasciando la nostra Regione? Gente che scrive un piano per spendere i fondi UE e che non conosce le esigenze della CALABRIA, gente pagata profumatamente che non si presenta alle Assemblee, e che poi beccata sul fatto incolpa i dirigenti.
Questa è la Calabria, cari Calabresi, vi stupite ancora perché siamo la regione più sottosviluppata d’Europa?
Questo è il Centrodestra alla guida della nostra Regione, gente incompetente, inqualificabile, che gestisce la Regione come fosse una partita di Calcetto, che pensa ad arraffare il più possibile, che aiuta gli amici, i parenti, i familiari e che dei Calabresi importa na cippa.
Benvenuti in Calabria terra sempre più DISPERATA.

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L’essenza del Cristianesimo

 
Adoro Papa Francesco.
Il discorso tenuto ieri a Ur, patria di Abramo, in occasione dell’incontro inter-religioso e l’omelia della Santa Messa celebrata ieri a Baghdad nella Cattedrale Caldea sono dei testi meravigliosi, che andrebbero letti e riletti, oltre che meditati profondamente. Racchiudono l’essenza del Cristianesimo e ci danno uno stimolo a vivere la vita con semplicità: “per essere beati non bisogna essere eroi ogni giorno”
Riporto solo due estratti che mi hanno molto colpito e gli url per chi volesse leggere i testi completi (ne vale la pena, fidatevi)
“Da questo luogo sorgivo di fede, dalla terra del nostro padre Abramo, affermiamo che Dio è misericordioso e che l’offesa più blasfema è profanare il suo nome odiando il fratello. Ostilità, estremismo e violenza non nascono da un animo religioso: sono tradimenti della religione. E noi credenti non possiamo tacere quando il terrorismo abusa della religione. … Sì, abbiamo bisogno di uscire da noi stessi, perché abbiamo bisogno gli uni degli altri. La pandemia ci ha fatto comprendere che «nessuno si salva da solo». Eppure ritorna sempre la tentazione di prendere le distanze dagli altri. Ma «il “si salvi chi può” si tradurrà rapidamente nel “tutti contro tutti”, e questo sarà peggio di una pandemia». Nelle tempeste che stiamo attraversando non ci salverà l’isolamento, non ci salveranno la corsa a rafforzare gli armamenti e ad erigere muri, che anzi ci renderanno sempre più distanti e arrabbiati. Non ci salverà l’idolatria del denaro, che rinchiude in sé stessi e provoca voragini di disuguaglianza in cui l’umanità sprofonda. Non ci salverà il consumismo, che anestetizza la mente e paralizza il cuore.”
 
“Ma come si praticano le Beatitudini? Esse non chiedono di fare cose straordinarie, di compiere imprese che vanno oltre le nostre capacità. Chiedono la testimonianza quotidiana. Beato è chi vive con mitezza, chi pratica la misericordia lì dove si trova, chi mantiene il cuore puro lì dove vive. Per diventare beati non bisogna essere eroi ogni tanto, ma testimoni ogni giorno. La testimonianza è la via per incarnare la sapienza di Gesù. È così che si cambia il mondo: non con il potere o con la forza, ma con le Beatitudini. Perché così ha fatto Gesù, vivendo fino alla fine quel che aveva detto all’inizio. Tutto sta nel testimoniare l’amore di Gesù, quella stessa carità che San Paolo descrive splendidamente …. ” (omelia nella Cattedrale Caldea)
 
 
 
 
 
 
 
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