Archivi del mese: Dicembre 2022

Reggina – Inter

Le mie squadre del cuore. Essendo a Reggio, potevo mancare? Ovviamente no. Ha vinto l’Inter, la differenza di categoria si è fatta sentire, ma la Reggina non ha sfigurato, anzi …. Considerando che in nessun momento in campo ci sono stati più di 5 titolari contemporaneamente, Pippo Inzaghi giustamente ha dato minuti e visibilità a chi ha giocato di meno quest’anno, la squadra ha retto bene, costruendo anche almeno un paio di occasioni da goal clamorose: oltre il palo di Canotto sul finire, quando anche l’Inter aveva schierato tante riserve, ricordo nel primo tempo una strepitosa parata di Onana su un colpo di testa da distanza ravvicinata, credo di Gagliolo (ero dalla parte opposta dello stadio)

Tanti tifosi dell’Inter dentro il Granillo, molti di più di quelli “confinati” nel settore ospiti. E’ bello quanto puoi entrare in uno stadio dove gioca la tua squadra del cuore, in trasferta, ed esibirne i colori. E’ successo perchè si trattava di un’amichevole, lo dicono quasi tutti ed anche io lo penso, però mi piace sognare un giorno di poter andare ad esempio a Cosenza con la sciarpa della Reggina al collo, sarebbe un esempio di grande civiltà. Vale ovviamente il discorso inverso di un cosentino a Reggio con la sciarpa rossoblù del Cosenza calcio. Saremmo in entrambi i casi in pura utopia

Spero che in tempi non biblici la partita si possa giocare nuovamente senza l’etichetta di “amichevole”. Spero in un Reggina – Inter dove i punti contano qualcosa, per la salvezza della Reggina e/o per lo scudetto dell’Inter, anche se temo che il mio cuore non reggerebbe lo stress

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Tramonto sullo Stretto

Arrivare a Reggio ed essere accolti così … una meraviglia della natura

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Direttive per i medici (secondo la Corte Costituzionale)

Facebook mi ricorda un post pubblicato qualche anno fa, ma ancora attuale, anzi, direi sempre più attuale e che credo sia opportuno riproporre. E’ una sentenza della Corte Costituzionale. Buona lettura
Nel praticare la professione medica il medico deve, con scienza e coscienza, perseguire un unico fine: la cura del malato utilizzando i presidi diagnostici e terapeutici di cui al tempo dispone la scienza medica, senza farsi condizionare da esigenze di diversa natura, da disposizioni, considerazioni, valutazioni, direttive che non siano pertinenti rispetto ai compiti affidatigli dalla legge ed alle conseguenti relative responsabilità. Il rispetto delle “linee guida”, quindi, nulla può aggiungere o togliere al diritto del malato di ottenere le prestazioni mediche più appropriate né all’autonomia ed alla responsabilità del medico nella cura del paziente … D’altra parte, lo stesso sistema sanitario, nella sua complessiva organizzazione, é chiamato a garantire il rispetto dei richiamati principi, di guisa che a nessuno é consentito di anteporre la logica economica alla logica della tutela della salute, né di diramare direttive che, nel rispetto della prima, pongano in secondo piano le esigenze dell’ammalato. Mentre il medico, che risponde anche ad un preciso codice deontologico, che ha in maniera più diretta e personale il dovere di anteporre la salute del malato a qualsiasi altra diversa esigenza e che si pone, rispetto a questo, in una chiara posizione di garanzia, non é tenuto al rispetto di quelle direttive, laddove esse siano in contrasto con le esigenze di cura del paziente, e non può andare esente da colpa ove se ne lasci condizionare, rinunciando al proprio compito e degradando la propria professionalità e la propria missione a livello ragionieristico”.
(Corte di Cassazione, sentenza 02.03.2011, n°8254)
Chissà se chi vuole imbrigliare l’attività medica con calcoli di tipo ragionieristico, esempio tot numero di visite l’ora o ipotetici tempari che dovrebbero governare il nostro essere medici, ha presente questa sentenza!

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