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Elezioni amministrative: dalle stelle alle stalle

Esaurito lo spoglio delle schede dei ballottaggi, è ora di abbozzare un minimo di commento sui risultati delle elezioni amministrative.

Non c’è dubbio che un vincitore c’è e si chiama “Movimento 5 stelle”. Volutamente ho parlato del Movimento e non ho citato Beppe Grillo, anche perchè lui non si è candidato da nessuna parte. Confermo quanto avevo scritto poco tempo fa: Grillo non mi piace; secondo l’idea che mi son fatto è un capopopolo volgare, anche abbastanza presuntuoso, a suo modo qualunquista, almeno per quel che emerge dai report giornalistici. Diverso  è il discorso per i rappresentanti del M5S. Ho sentito parlare il neo sindaco di Parma e devo dire che mi ha colpito, sia per come si è posto, sia per la semplicità disarmante delle sue risposte. Anzi, ho sbagliato il termine: non semplicità, ma normalità delle risposte e dei programmi. Non siamo più abituati a sentire un sindaco che parla solo dei problemi della sua città (rifiuti, tasse locali, bilancio da quadrare, servizi da garantire ai cittadini e via dicendo), senza lanciarsi in ardite “brain masturbation” (alias pippe mentali) su alleanze future di centro-destra, centro-sinistra, foto “vaste” o foto piccole, Europa, spread e varie. Sembrava di sentir parlare il vicino di casa con cui tante volte ti sei confrontato mettendo in comune idee per migliorare il palazzo o per abbellire il condominio. Non un qualunquista, non un uomo qualunque, ma un uomo comune, che ragione come la gran parte di noi. E poi ha promesso di scegliere gli assessori in maniera trasparente, via web, attraverso curricula pubblici. In Italia!!!! Sacrilegio!!!!! Questo non si può permettere, altrimenti su cosa reggerebbe l’eterno italico gioco per cui il sig. X oggi va alla Giustizia, domani alla Sanità e dopodomani, siccome non è stato eletto, viene nominato presidente di qualche bella compartecipata di Stato e piazzato lì, in attesa del prossimo giro? Magari gli italiani si svegliano e cominciano a pretendere la testa degli incapaci. Allora si che sarebbero dolori per il tasso di disoccupazione, che schizzerebbe all’insù molto più di oggi!

Un altro che può sorridere, ma solo sorridere, è il PD. E’ vero, come dice Bersani, che i sindaci del centrosinistra sono raddoppiati in tutta Italia. Ma bisogna avere l’onestà di riconoscere che a Parma il PD ha perso, e anche di brutto, riconoscere che Doria e Orlando non sono i sindaci indicati dal PD. Non può e non deve essere una consolazione pensare che il PdL è in dissoluzione, bisogna pensare a far crescere il partito, ad avanzare proposte serie che siano comprese dalla gente, altrimenti succederà come nel 1994: arriverà l’uomo della Provvidenza che alle elezioni sbaraglierà tutti. Certo, se io fossi uno dei dirigenti del PD mi chiederei come mai in tanti luoghi alle primarie non vincono i miei candidati, ma esponenti della cosiddetta società civile (perchè poi si definisce società civile? gli altri fanno forse parte della società incivile?), fuori dagli organigrammi di partito. Niente niente la gente si è stufata delle solite facce?

Senza infamia e senza lode il Terzo Polo. Nonostante la crisi del PdL,  Casini&co. hanno mantenuto sostanzialmente i loro voti, senza intercettarne nessuno proveniente da destra. E questo vuol dire fallimento del progetto politico o comunque doverlo ripensare. Infatti Casini ha annunciato già dopo il primo turno che il Terzo Polo è finito. Sono talmente uniti che lo ha fatto senza prima avvertire Fini e Rutelli ….

Il PdL ha preso una sonora legnata, che supera, secondo me, i calcoli relativi al numero di comuni persi rispetto le elezioni precedenti. Non ho ancora visto un elenco relativo al totale di consiglieri nelle varie amministrazioni, ma, considerando la legge elettorale comunale con relativo premio di maggioranza alla coalizione vincente, i berlusconiani appaiono una specie in via d’estinzione. A Parma, tanto per fare un esempio, non hanno eletto neanche un consigliere (e governavano loro!), a Palermo i consiglieri del PdL sembra saranno solo in 3 (e la Sicilia era considerata una roccaforte).

Altro partito in via di estinzione è la Lega. D’altra parte, era prevedibile che gli scandali emersi avrebbero dato il colpo di grazia ad un partito che, nel tempo, si è “imborghesito” perdendo le sue caratteristiche popolari: il potere fa piacere a tutti, inutile negarlo. Credo che al Nord molti dei voti in libera uscita si siano riversati sul Movimento 5 Stelle. Continuando di questo passo, magari alle prossime elezioni non raggiungeranno la soglia di sbarramento. Pensate che beffa per Calderoli, ideatore del Porcellum, trombato dalla sua stessa legge elettorale!

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