A proposito della responsabilità civile dei Magistrati

Da un po’ di tempo, guarda caso da quando è stato presentato e approvato il disegno di legge sulla responsabilità civile dei magistrati, è un continuo fiorire di dichiarazioni contro il Governo che ha un atteggiamento aggressivo nei confronti della Magistratura (ieri il Presidente dell’ANM ha dichiarato che “il governo accarezza i corrotti e frusta i magistrati”). Credo che tutto sia legato al rischio di essere denunciati, alla mancata serenità che potrebbe avere il magistrato nell’emettere le sue sentenze o nell’istruire un’indagine, sapendo che il condannato o l’inquisito potrebbero denunciarlo e, qualora vincessero la causa, avere un risarcimento economico.

Se dico che mi viene da sorridere rischio una incriminazione?

Da quando ho iniziato a fare il medico, così come capita a tutti i miei colleghi, lavoro con il continuo rischio di essere denunciato da ogni paziente per qualsivoglia ipotesi di danno fisico o psichico io possa causare con la mia opera professionale. Grazie alle sentenze di alcuni giudici, sono io a dover dimostrare di aver seguito le regole dei vari protocolli e non il paziente che eventualmente mi denuncia che deve dimostrare che io ho sbagliato! Sembra che questa follia sia in fase di correzione, visto che una recente sentenza afferma che il paziente che denuncia deve dimostrare l’errore eventuale del medico, meglio tardi che mai.

Non mi si venga a parlare di mancanza di serenità causata dalla possibilita’ di dover essere posti sotto accusa e dover eventualmente risarcire il danno. Se così fosse penso che nessuno farebbe il medico! Suggerisco la stipula di una sana (e costosa) assicurazione professionale; magari capiterà anche ai Magistrati che alcune categorie non verranno assicurate se non al prezzo di premi assicurativi altissimi, come capita per alcune specializzazioni mediche. E pensare che si parla solo di responsabilità civile. Noi medici, in caso di danno al paziente, ne rispondiamo anche penalmente, ma continuiamo a rischiare ogni santo giorno in ambulatorio pubblico o privato, nelle sale operatorie, nei reparti ospedalieri o delle cliniche private o del grande Policlinico Universitario. E non pensiamo che chi governa ce l’abbia con noi!

Ultima considerazione: mi aspetto che, così come succede negli Ospedali (se sbaglia un medico ne risponde anche il suo Primario), se sbaglia un magistrato ne risponderà anche il suo superiore, leggasi Procuratore della Repubblica. D’altra parte, la legge è uguale per tutti. O no?

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