Ad ognuno il suo

“Rubata” dalla bacheca di un collega. Io ho studiato su un altro libro, il Chiarugi, ma il corpo umano è sempre lo stesso

Quello in foto è il Manuale di anatomia umana (Testut Latarjet), sul quale ho studiato l’anatomia (e molti continuano a farlo ancora oggi). Sono 6000 pagine.
Migliaia di nomi, liste, classificazioni.
Un nervo che ha un nome origina da una fossetta (che ha un nome) di un osso (che ha un nome) e finisce nel foro (che ha un nome) di un altro osso (e anch’esso avrà un nome).
Solo pensare di studiare i 95.000 km, di vasi sanguigni del nostro corpo scoraggerebbe chiunque. E questa è solo UNA delle tante prove che deve superare lo studente per arrivare alla fine.
Eppure si studia, si diventa preparati e si ottiene una laurea.
Poi l’esperienza, il contatto con i pazienti, le prove, i successi, i fallimenti. Un lavoro immane che porta ad una conoscenza approfondita.
Tutto questo fa un medico, che non potrebbe operare se non conosce l’anatomia, che non potrebbe prescrivere una terapia se non conoscesse la fisiologia, la farmacologia e…l’anatomia ma per conoscere la farmacologia deve conoscere la chimica, la fisica, la fisiologia, non si finisce mai.
La stessa identica cosa, migliaia di pagine, esperienza, successi ed errori, che fanno un ingegnere, un avvocato, un ricercatore o un astrofisico.
È chiaro che un astrofisico non saprà operare un uomo con una malattia, non è preparato per farlo.
Così come un medico non potrà mai progettare un ponte, potrà leggere Wikipedia, siti di ingegneria, potrà andare a convegni sul tema ma mancherà delle basi, dell’esperienza e delle conoscenze. Nessuno chiederebbe un parere su un muro ad un insegnante di lettere.
Persino i lavori manuali necessitano di anni di esperienza e prove. Un muratore che lavora da 20 anni avrà nelle mani l’arte che nessun ingegnere avrà dopo 20 anni di solo studio. Ogni cosa a suo posto, l’uomo si è evoluto proprio così, ognuno con il suo compito e l’umanità è progredita perché ognuno ha contribuito con la sua conoscenza a migliorare la vita dell’uomo.
Per questo nessuno si farebbe operare da un muratore e nessuno attraverserebbe un ponte costruito da un avvocato. Sarebbe pericoloso, stupido e non servirebbe a niente.
Che è la realtà. Non mi è mai capitato, prima di entrare in sala operatoria, sentirmi chiedere da una paziente “dottore, è arrivato mio cognato meccanico, mi farebbe operare da lui?”.
In un momento nel quale ognuno dice la sua su qualsiasi tema, sarebbe opportuno che si tornasse a fare e dire solo ciò che si sa.
In fondo conviene a tutti.
Addirittura all’umanità.
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