Archivio della categoria: personale

Tramonto sullo Stretto

Arrivare a Reggio ed essere accolti così … una meraviglia della natura

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Direttive per i medici (secondo la Corte Costituzionale)

Facebook mi ricorda un post pubblicato qualche anno fa, ma ancora attuale, anzi, direi sempre più attuale e che credo sia opportuno riproporre. E’ una sentenza della Corte Costituzionale. Buona lettura
Nel praticare la professione medica il medico deve, con scienza e coscienza, perseguire un unico fine: la cura del malato utilizzando i presidi diagnostici e terapeutici di cui al tempo dispone la scienza medica, senza farsi condizionare da esigenze di diversa natura, da disposizioni, considerazioni, valutazioni, direttive che non siano pertinenti rispetto ai compiti affidatigli dalla legge ed alle conseguenti relative responsabilità. Il rispetto delle “linee guida”, quindi, nulla può aggiungere o togliere al diritto del malato di ottenere le prestazioni mediche più appropriate né all’autonomia ed alla responsabilità del medico nella cura del paziente … D’altra parte, lo stesso sistema sanitario, nella sua complessiva organizzazione, é chiamato a garantire il rispetto dei richiamati principi, di guisa che a nessuno é consentito di anteporre la logica economica alla logica della tutela della salute, né di diramare direttive che, nel rispetto della prima, pongano in secondo piano le esigenze dell’ammalato. Mentre il medico, che risponde anche ad un preciso codice deontologico, che ha in maniera più diretta e personale il dovere di anteporre la salute del malato a qualsiasi altra diversa esigenza e che si pone, rispetto a questo, in una chiara posizione di garanzia, non é tenuto al rispetto di quelle direttive, laddove esse siano in contrasto con le esigenze di cura del paziente, e non può andare esente da colpa ove se ne lasci condizionare, rinunciando al proprio compito e degradando la propria professionalità e la propria missione a livello ragionieristico”.
(Corte di Cassazione, sentenza 02.03.2011, n°8254)
Chissà se chi vuole imbrigliare l’attività medica con calcoli di tipo ragionieristico, esempio tot numero di visite l’ora o ipotetici tempari che dovrebbero governare il nostro essere medici, ha presente questa sentenza!

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Preghiera alla Immacolata (Papa Francesco)

Madre nostra Immacolata,
oggi il popolo romano si stringe intorno a te.
I fiori deposti ai tuoi piedi
da tante realtà cittadine
esprimono l’amore e la devozione per te,
che vegli su tutti noi.
E tu vedi e accogli anche
quei fiori invisibili che sono tante invocazioni,
tante suppliche silenziose, a volte soffocate,
nascoste ma non per te, che sei Madre.
Dopo due anni nei quali sono venuto
a renderti omaggio da solo sul far del giorno,
oggi ritorno a te insieme alla gente
di questa Chiesa e di questa Città.
E ti porto i ringraziamenti e le suppliche
di tutti i tuoi figli, vicini e lontani.
Tu, dal Cielo in cui Dio ti ha accolta,
vedi le cose della terra molto meglio di noi;
ma come Madre ascolti le nostre invocazioni
per presentarle al tuo Figlio,
al suo Cuore pieno di misericordia.
Prima di tutto ti porto l’amore filiale
di innumerevoli uomini e donne, non solo cristiani,
che nutrono per te la più grande riconoscenza
per la tua bellezza tutta grazia e umiltà:
perché in mezzo a tante nubi oscure
tu sei segno di speranza e di consolazione.
Ti porto i sorrisi dei bambini,
che imparano il tuo nome davanti a una tua immagine,
in braccio alle mamme e alle nonne,
e cominciano a conoscere
che hanno anche una Mamma in Cielo.
E quando, nella vita, capita che quei sorrisi
lasciano il posto alle lacrime,
com’è importante averti conosciuta,
avere avuto in dono la tua maternità!
Ti porto la gratitudine degli anziani e dei vecchi:
un grazie che fa tutt’uno con la loro vita,
tessuto di ricordi, di gioie e dolori,
di traguardi che loro sanno bene
di aver raggiunto con il tuo aiuto,
tenendo la loro mano nella tua.
Ti porto le preoccupazioni delle famiglie,
dei padri e delle madri che spesso fanno fatica
a far quadrare i bilanci di casa,
e affrontano giorno per giorno
piccole e grandi sfide per andare avanti.
In particolare ti affido le giovani coppie,
perché guardando a te e a San Giuseppe
vadano incontro alla vita con coraggio
confidando nella Provvidenza di Dio.
Ti porto i sogni e le ansie dei giovani,
aperti al futuro ma frenati da una cultura
ricca di cose e povera di valori,
satura di informazioni e carente nell’educare,
suadente nell’illudere e spietata nel deludere.
Ti raccomando specialmente i ragazzi
che più hanno risentito della pandemia,
perché piano piano riprendano
a scuotere e spiegare le loro ali
e ritrovino il gusto di volare in alto.
Vergine Immacolata, avrei voluto oggi
portarti il ringraziamento del popolo ucraino
per la pace che da tempo chiediamo al Signore.
Invece devo ancora presentarti la supplica
dei bambini, degli anziani,
dei padri e delle madri, dei giovani
di quella terra martoriata.
Ma in realtà noi tutti sappiamo
che tu sei con loro e con tutti i sofferenti,
così come fosti accanto alla croce del tuo Figlio.
Grazie, Madre nostra!
Guardando a te, che sei senza peccato,
possiamo continuare a credere e sperare
che sull’odio vinca l’amore,
sulla menzogna vinca la verità,
sull’offesa vinca il perdono,
sulla guerra vinca la pace.
Così sia!

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