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Girovagando per la Val d’Orcia. L’Abbazia di Sant’Antimo

Abbazia di Sant'Antimo 1
Abbazia di Sant'Antimo 2
Abbazia di Sant'Antimo 3
Abbazia di Sant'Antimo 4
Abbazia di Sant'Antimo 5
Abbazia di Sant'Antimo 6
Abbazia di Sant'Antimo 7
Abbazia di Sant'Antimo 8
Abbazia di Sant'Antimo 9
Abbazia di Sant'Antimo 10
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Sant’Antimo è un’antichissima Abbazia abitata nei secoli dai monaci benedettini. La Chiesa attuale è stata edificata all’inizio del XII secolo, ma le origini dell’Abbazia sono molto più antiche. La leggenda fa risalire la fondazione di Sant’Antimo al IX secolo, all’epoca del Sacro Romano Impero, guidato dall’imperatore Carlo Magno, ritenuto il fondatore di una cappella, detta Cappella Carolingia, corrispondente all’attuale sagrestia. Certamente l’Abbazia esisteva nell’anno 814 quando l’imperatore Ludovico il Pio, successore di Carlo Magno, emana un diploma che la arricchisce di beni e privilegi. Il grande cantiere per l’edificazione della chiesa attuale prende avvio nel XII secolo, come testimoniato dalla Charta Lapidaria, un’iscrizione collocata nei gradini dell’altare maggiore che ricorda la donazione elargita all’abbazia dalla famiglia degli Ardengheschi nel 1118. Questo anno segna l’inizio del periodo di maggiore splendore di Sant’Antimo che diviene uno dei più ricchi e importanti monasteri della regione dal quale dipendono numerose pievi, castelli e poderi.

In epoca comunale, però, l’abbazia perde alcuni dei propri possedimenti, tra cui il castello di Montalcino che, a causa della sua posizione strategica, è uno degli obiettivi delle mire espansionistiche della città di Siena nella toscana meridionale. Alla fine del XIII secolo i beni di Sant’Antimo sono ormai decimati e il monastero si trova in uno stato di decadenza. Per sanare questa situazione di degrado, Papa Nicolò IV ad affida l’abbazia ai Guglielmiti, un ordine benedettino riformato. Nonostante l’intervento papale, Sant’Antimo ha perso il suo antico splendore e, nel 1461 Papa Pio II sopprime l’abbazia incorporandola nella nuova Diocesi di Montalcino e Pienza. Nel XV secolo l’abbazia si trova in uno stato di abbandono: molti edifici del chiostro sono crollati e le pietre vengono reimpiegate nella costruzione del borgo di Castelnuovo dell’Abate. Solo nel 1870 inizia una lunga campagna di restauri guidata dall’architetto Giuseppe Partini che riporta la chiesa all’aspetto attuale.

(dal sito http://www.antimo.it/abbazia.html )

 

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Più realisti del Re

Diceva un noto politico della Prima Repubblica: “a pensare male si fa peccato, ma raramente si sbaglia”
Mi viene da mettere in fila alcuni episodi.
1) il Procuratore di Catania Zuccaro inizia una indagine contro le ONG affermando di avere la prove di rapporti di queste ultime con gli scafisti, proprio dopo che qualcuno ha iniziato a parlare di “taxi del mare”. Tra parentesi, qualche settimana fa l’inchiesta è stata archiviata perchè, dopo due anni di indagini, non è venuto fuori nulla
2) Mimmo Lucano viene arrestato sulla base di accuse smontate dalla Cassazione, ma pervicacemente ribadite dalla Procura di Locri e dal Tribunale del Riesame di Reggio Calabria, quasi in coincidenza con il primo Decreto Sicurezza, quello che ha portato alla chiusura degli SPRAR. In questo modo è stato facile svuotare Riace, divenuta il luogo simbolo dell’accoglienza, a dimostrare esattamente il contrario di quanto i nostri attuali governanti vogliono farci credere
3) l’attuale ministro degli interni (sempre minuscolo) si è pubblicamente lamentato di essere oggetto di continue aggressioni? Ecco che i contestatori vengono trascinati via a forza dalle forze dell’ordine. Ecco i Vigili del Fuoco che vengono obbligati, da un ordine superiore (non è ancora dato sapere da chi sia stato emanato), a rimuovere lo striscione che a Brembate era stato appeso ad un balcone e che ricordava, a Salvini, “non sei il benvenuto” (non mi sembra offensivo, ma può darsi che io mi sbagli)
4) gli alunni di un liceo pubblicano un loro elaborato (a gennaio, in occasione della Giornata della Memoria) e la loro professoressa viene sospesa dal servizio con lo stipendio dimezzato, per l’accostamento che i ragazzi, si badi bene i ragazzi e non l’insegnante, hanno fatto tra leggi razziali del 1938 e decreto sicurezza (come se un insegnante dovesse diventare un censore). Sembrerebbe che la sottosegretaria alla cultura, Bergonzoni (colei che si è pubblicamente vantata di non leggere un libro da 3 anni), abbia avvertito “chi di dovere” a svolgere accertamenti e a prendere provvedimenti (come la stessa Bergonzoni sembra abbia scritto a febbraio sui social)
5) i fascisti di Casa Pound, organizzazione verso cui il suddetto ministro degli interni dimostra una benevola indifferenza, stavo per dire connivenza ma mi sono fermato in tempo, schiaffeggiano un ragazzo davanti alle forze di polizia in tenuta antisommossa e l’aggredito viene identificato, mentre l’aggressore continua a parlare amabilmente con i poliziotti
6) nella frenesia di rimuovere gli striscioni cosiddetti offensivi, ieri, in Piazza Duomo a Milano, viene rimosso uno striscione ove era scritto. “Restiamo Umani”. In effetti, per certa gente “restiamo umani” sembra sia un’offesa
Mi viene da pensare ai tanti opportunisti, ai tanti che qualcuno definirebbe “leccaculo”, ai sudditi più realisti del Re, ma attendo ancora con fiducia il momento in cui la massa scoprirà che “il Re è nudo”

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Quanto vale una vita?

Ho letto la proposta di legge del ministro dell’interno (volutamente minuscolo) circa la multa che verrà comminata alle ONG o a chiunque trasporterà migranti per mare: 5000 euro a persona
Secondo il suddetto ministro, non val la pena neanche di nominarlo, la vita di quelle 70 persone morte nell’ultimo naufragio di cui si ha notizia davanti le coste tunisine varrebbe 350000 euro. Grosso modo il valore di un appartamento nel mio condominio (salone, 3 camere, 2 bagni e cucina)
A quale livello di disumanità siamo giunti: la vita di 70 persone vale quanto un appartamento in periferia a Roma! 
Quousque tandem abutere, Salvini, patientia nostra?

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