Archivio della categoria: politica

E la Raggi che fa?

Dedicato a tutti coloro che ancora sostengono che Roma sta cambiando con l’amministrazione Raggi. 

 

Questa è via Cogoleto; i marciapiedi da più di una settimana sono invasi dai rifiuti; i cassonetti sono pieni e non si riesce a buttare la spazzatura. Ripetute segnalazioni e tutto tace

Related Images:

Paradossi post elettorali

E’ veramente incredibile quanto succede in Italia. Negli ultimi anni deputati e senatori del M5S, attivisti, simpatizzanti e troll vari, sempre dei 5S, giornali pseudo indipendenti ma ormai trasformati in organi di partito o giù di lì (il Fatto Quotidiano tanto per non fare nomi), giornalisti ormai diventati star televisive, oltre che del Web (Travaglio, per dirne una) non hanno fatto altro che sparare vagonate di merda sul PD e sui suoi elettori, responsabili dei mali dell’Italia; hanno stroncato “a prescindere” tutte le leggi ed i tentativi di riformare questo benedetto Paese approvate in questi anni, accompagnati a dx da quell’altro soggettone di Matteo Salvini, arrivato a tale imbarbarimento politico da essersi presentato ad un comizio con una bambola gonfiabile con le sembianze della Boldrini (ricordate?). Adesso tutti a spiegarci, con la foglia di fico di attori-registi come Pif, che in nome di una presunta responsabilità il PD dovrebbe dare i suoi voti per far nascere un governo pentastellato o un governo Salvini. Per fare cosa? Per uscire dall’euro? Per eliminare le leggi approvate in questi anni? Per far definitivamente saltare i conti pubblici? Mi permetto sommessamente di far notare a questi esperti di politica che, in nome della responsabilità verso il Paese, quando il Governo Berlusconi, appoggiato dalla Lega con Salvini, fu costretto a dimettersi perchè lo spread era arrivato quasi a quota 700, il PD appoggiò il governo Monti per evitare che arrivassero in Italia i commissari della Troika e che facessimo la fine della Grecia (molti sembrano dimenticarsene). Ricordo che in nome della responsabilità verso il Paese, quella stessa che oggi viene richiesta al PD, fu formato il Governo Letta con Forza Italia perchè, con poca responsabilità, i grillini si tirarono fuori dopo aver sperculato Bersani in diretta streaming. Da elettore PD chiedo che adesso sia responsabile chi ha vinto le elezioni. Il PD ha perso, il PD vada all’opposizione. Chi ha vinto governi e mantenga le mirabolanti promesse fatte in campagna elettorale (anche se si comincia già a frenare, vedi il reddito di cittadinanza che non si potrà elargire subito, fonti Travaglio e Di Maio). Non utilizzino il NO del PD come alibi per la propria incapacità.

Related Images:

5 anni di Governo

Cinque anni fa una coppia di persone dello stesso sesso non aveva alcun diritto. Oggi ci sono le unioni civili.
Cinque anni fa le volontà di un malato sul proprio fine vita non avevano alcun valore. Oggi c’è il biotestamento.
Cinque anni fa si pagava l’IMU sulla prima casa. Oggi la pagano solo i proprietari di case di lusso.
Cinque anni fa i genitori di persone con disabilità non avevano alcuna certezza per il futuro dei loro figli. Oggi c’è la legge sul “Dopo di noi”.
Cinque anni fa non esistevano misure universali contro la povertà. Oggi c’è il Reddito d’Inclusione.
Cinque anni fa i reati ambientali non erano punibili. Oggi c’è la legge sugli ecoreati.
Cinque anni fa tonnellate di cibo in eccesso venivano sprecate. Oggi, con la legge sullo spreco alimentare, è più semplice destinarle a fini di solidarietà sociale.
Cinque anni fa non c’era l’Autorità nazionale anticorruzione. Oggi c’è.
Cinque anni fa non c’era il codice antimafia. Oggi c’è.
Cinque anni fa non c’era il reato di omicidio stradale. Oggi c’è.
Cinque anni fa dieci milioni di dipendenti sotto i 1.500 euro non ricevevano alcun aiuto. Oggi ricevono 80 euro al mese in più.
Cinque anni fa datori di lavoro disonesti potevano far firmare alle loro dipendenti un documento per poterle “dimissionare” in caso di gravidanza. Oggi le “dimissioni in bianco” sono impossibili. 
Cinque anni fa il PIL era a -2,4. Oggi è +1,6.
Cinque anni fa gli occupati in Italia erano 22 milioni. Oggi sono 23 milioni. Un milione di posti di lavoro in più (la metà a tempo indeterminato).
Cinque anni fa non c’era la legge sulla ciclabilità. Oggi c’è.
Cinque anni fa i miliardi recuperati dall’evasione fiscale erano 12. Oggi sono 20.
Cinque anni fa 100mila docenti erano precari. Oggi sono di ruolo.
Cinque anni fa per ottenere il divorzio bisognava aspettare tempi lunghissimi. Oggi c’è il divorzio breve.
Cinque anni fa nessuno credeva che i lavori per la Variante di Valico, per il Quadrilatero, per la Salerno-Reggio Calabria sarebbero terminati. Oggi sono terminati.
Cinque anni fa punire il caporalato era complicato. Oggi c’è una legge apposita. 
Cinque anni fa non c’era il processo civile telematico. Oggi c’è.
Cinque anni fa non c’era la riforma del Terzo settore. Oggi c’è. 
Cinque anni fa non c’era il bonus cultura per i 18enni. Adesso c’è. 
Cinque anni fa i docenti non ricevevano alcun sostegno per la loro formazione. Oggi hanno una card da 500 euro. 
Cinque anni fa non c’era la responsabilità civile dei magistrati. Oggi c’è.
Cinque anni fa non c’era il bonus bebè. Oggi c’è.
Cinque anni fa non c’era la dichiarazione dei redditi precompilata. Oggi c’è.
Cinque anni fa non c’era il cumulo gratuito delle pensioni. Oggi c’è.
Cinque anni fa i furbetti del cartellino proliferavano nella totale impunità. Oggi per legge rischiano il licenziamento immediato.
Cinque anni fa chi investiva in cultura non aveva alcuna agevolazione. Oggi c’è l’Art Bonus.
Cinque anni fa non c’erano giorni gratuiti per l’ingresso nei musei. Oggi si entra gratis ogni prima domenica del mese.
Cinque anni fa non c’era un piano nazionale per la Banda ultra larga. Oggi c’è.
Cinque anni fa l’imposta sul reddito delle società (IRES) era al 27.5%, ora è al 24%.

In quest’ultima settimana di campagna elettorale ricordiamo a noi stessi e agli altri cosa siamo stati capaci di fare. Con orgoglio, a testa alta, e senza paura. Questo è il PD!

Related Images: