Archivio della categoria: sport

Dai Aglietti facci un gol …

Se qualcuno volesse capire il legame fra Alfredo Aglietti, indimenticabile bomber della Reggina dal 1994 al 1996, prima in C1 e l’anno dopo in serie B, e la Curva Sud, cuore del tifo amaranto, guardi questo video, girato al Granillo in occasione di un Reggina-Empoli del campionato di serie B 2010-2011. Fu la prima partita di Aglietti, allora allenatore dell’Empoli, a Reggio contro la Reggina. Questo è il saluto dei tifosi della Reggina a fine partita

 

 

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Finalmente Inter

Finalmente! Si, finalmente dopo 5 anni, vado a memoria, l’Inter è riuscita a battere la Juventus. E con pieno merito, dominando la partita dall’inizio alla fine. Le mie pagelle. Handanovic chiamato in causa una sola volta, verso la fine della partita su tiro di Chiesa, unico vero pericolo creato dalla Juventus in 90’, con risposta pronta, una parata da portierissimo, di estrema difficoltà. Difesa impenetrabile, con un cenno particolare per Bastoni, il più giovane ma che gioca con una calma, una tranquillità tale da sembrare un veterano. Il lancio sul goal di Barella è da incorniciare e non è la prima volta. Ricordo la scorsa estate, in Coppa Uefa, un lancio simile per Lukaku che poi segnò. Centrocampo straordinario: Barella migliore in campo, 1 goal, 1 assist, motorino perpetuo ad intercettare e ripartire; Brozovic, che pure tante volte ho criticato, ha giocato una partita eccellente, per una volta faccia alla porta avversaria, capace di fare passaggi di prima intenzione anche di 20-30 metri, tanti cambi di campo, capace sempre di farsi vedere dai compagni e di fornire uno sbocco; Vidal, palla al piede finora, responsabile di “miliardi di danni” nelle partite precedenti (vedi per esempio la partita contro il Real Madrid in Champions a Milano) , che ha giocato una partita alla Vidal vecchia maniera, capace di segnare, inserirsi spesso e sempre con una certa pericolosità, interdire il gioco della Juventus. Hakimi, un treno sulla fascia destra, imprendibile: se Cafu veniva definito “Pendolino”, per Hakimi bisognerà pensare a chiamarlo “Frecciarossa” per rimanere in ambito ferroviario. Young, sempre presente nelle proiezioni offensive, forse quello che, pur giocando molto bene, è risaltato meno degli altri. Lautaro, una spina nel fianco della difesa della Juve, che ha il torto di aver sbagliato almeno un goal, un tap-in su respinta del portiere della Juve (non ci provo nemmeno a scrivere il cognome), ma che si è sacrificato pressando i difensori avversari fino allo sfinimento. Lukaku, come dicono a Roma, “che te lo dico a fa’?”: bellissimo duello, tutto fisico, con Chiellini; si sono presi a sportellate per tutta la partita, ma ha fatto sponde, ha creato spazi, ha fatto salire la squadra. Conte, per una volta, ha fatto cambi logici, un attaccante, Sanchez, per un attaccante, Lautaro; un centrocampista, Gagliardini, per un centrocampista, Vidal; un esterno, Darmian, per un esterno, Young.
Non parlo della Juve, faccio il signore. Dico solo che hanno una bellissima collezione di figurine, che stentano a creare una squadra di calcio logica. Voglio fare una sola domanda agli amici juventini. Che ne pensate di Ronaldo? A mio parere già da un po’ sta “giocando”, ed uso un eufemismo, molto male, comunque da giocatore normale. E’ vero che ha fatto 15 goal, ma 4 su rigore e comunque quasi tutti non decisivi. E’ una mia impressione che sia in fase calante o mi sbaglio?
Ma alla fine, che m’importa di CR7? Fatemi godere questa serata, fatemi godere una delle più belle partite dell’Inter degli ultimi anni (visto che con la Reggina quest’anno, sportivamente parlando, ad oggi è una tragedia)
 
 

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In ricordo della prima “carcagnata”

30 aprile 2006, giorno indelebile nella memoria dei tifosi della Reggina, giorno di estrema goduria per noi e giorno di “lutto” (in senso sportivo, ovviamente) per i dirimpettai tifosi del Messina. Chi non è nato o chi non vive sulle sponde dello Stretto difficilmente capirà, ma il derby Reggina-Messina è qualcosa di più di una partita di calcio, nell’ambito di un campionato è LA PARTITA. Quando poi in quella partita accade che una squadra, la Reggina, si salvi matematicamente e l’altra, il Messina, complice la sconfitta retroceda matematicamente in serie B, quel giorno diventa un’occasione storica di festa, da ricordare e tramandare.

Se poi aggiungiamo che l’anno dopo, 2007, il Messina, ripescato in serie A dopo la retrocessione a tavolino della Juventus, veniva nuovamente sconfitto a Reggio per 3-1 e quello stesso giorno retrocedeva in serie B, e la Reggina, partita da -11 in classifica si salvava mantenendo la serie A, si capisce bene il miele che condisce questi ricordi

A completare l’ideale “Triplete” il 30 maggio 2015 partita di ritorno dei play-out a Messina. La squadra di casa incontra la Reggina in quello che è un verdetto senza appello: all’andata la Reggina ha vinto per 1-0. Il Messina deve vincere, anche per 1-0 per salvarsi e condannare la Reggina alla serie D. Invece, nonostante sia stata costretta a giocare tutto il secondo tempo in inferiorità numerica, negli ultimi minuti la Reggina sbanca il San Filippo vincendo 1-0, condannando contemporaneamente il Messina alla retrocessione fra i dilettanti (da allora non si hanno notizie calcistiche dalla sponda siciliana dello Stretto)

Questa però è “la prima carcagnata” e la prima non si scorda mai
Buon 30 aprile a tutti

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