Chi non è di Reggio non lo sa

Scrivo dopo qualche giorno dalla partita Messina-Reggina conclusasi con la vittoria della Reggina, che rimane in Lega Pro, e la sconfitta del Messina che precipita nei Dilettanti
Sono passati un paio di giorni, ma la gioia è intatta, anzi, se possibile, la soddisfazione si gusta di più anche a freddo.
“Chi non è di Reggio non lo sa”, era un canto che si sentiva in Curva qualche anno fa, ai tempi della Serie A. Mi è venuto in mente quando cercavo di spiegare ad un amico il perchè della mia euforia sabato sera.
Chi non è di Reggio non lo sa e non può capire perchè, di fronte agli enormi problemi che attanagliano Reggio, migliaia di persone scendono in piazza con trombette e bandiere amaranto per salutare dei calciatori che hanno “solo” vinto una partita.
No, amico mio, questi giocatori hanno vinto LA PARTITA. Perchè contro il Messina non può mai essere una sfida banale neanche se giochi un’amichevole precampionato, figurati quanto è carica di significati una partita decisiva in cui noi ci salviamo e loro vengono retrocessi. Di nuovo, come qualche anno fa, in seria A, quando li abbiamo battuti per due anni consecutivi, sbattendoli in serie B entrambe le volte.
Vincere a casa loro assume un significato speciale, perchè Messina è più grande di Reggio, perchè lo Stretto è di Messina, perchè a Messina c’è l’Università, perchè tanti Reggini fanno i pendolari per andare a lavorare in Sicilia, perchè loro si sentono i più forti.
E invece la Reggina, la città della piccola Reggio, ha vinto le due partite che contavano ed ha fatto diventare Messina piccolina. Perchè, come cantavano i tifosi sul traghetto, dopo la partita possiamo affermare con forza che “i padroni dello Stretto siamo noi”. Perchè a Messina avranno pure l’Università ma nel calcio in cattedra ci saliamo noi e loro devono studiare ancora, perchè sono stati ancora una volta bocciati. Perchè il reggino che va a lavorare a Messina può con orgoglio tenere alta la testa senza sentirsi inferiore.
Perchè loro, presuntuosamente, “da buddaci”, si sentivano i più forti ed ancora una volta li abbiamo stracciati.
No, chi non è di Reggio non lo sa ….

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