Crisi di governo

Finita l’esperienza del Governo Renzi, il Presidente Mattarella ha affidato l’incarico di formare il nuovo governo all’On. Gentiloni

Apriti cielo. Fuoco a palle incatenate dalle opposizioni e post ripetitivi dai soliti frequentatori dei social che ripetono a mo’ di pappagallo tutto quel che sentono dai loro leader, senza pensare a quel che stanno scrivendo

Punti fermi. Il Paese ha bisogno di un Governo che faccia una legge elettorale, faccia approvare, o meglio, riproponga i decreti legge per gestire l’emergenza terremoto, deve salvare il MPS e altre 8-10 banche minori collegate, altrimenti rischia di saltare tutto il sistema bancario italiano, e poi si può pensare a votare

Le opposizioni hanno ottenuto il loro scopo, quello di far dimettere Renzi, causa, a loro dire, di tutti i mali dell’Italia, ma non vogliono impegnarsi nella gestione di questi 3 semplici punti, anzi, secondo loro bisognerebbe andare subito al voto. 

E’ palese che l’Italicum, pensato per garantire la governabilità con una sola Camera, non abbia senso persistendo il bicameralismo ed è altrettanto chiaro che, al momento, manchi una legge elettorale per il Senato: l’Italicum non è previsto per il Senato, il Porcellum è stato dichiarato incostituzionale e si andrebbe a votare con … boh?. Il Parlamento dovrebbe farsi carico di sanare questo intoppo ed i primi a farsi avanti dovrebbero essere, secondo logica, coloro che vogliono andare subito ad elezioni anticipate: Grillo, Salvini, Meloni. Qualcuno è in grado di dire quale sia la proposta comune che queste forze politiche hanno avanzato? Io non me ne ricordo nessuna e non capisco come possano gridare al golpe, come possano minacciare manifestazioni in tutte le piazze, ma non siano in grado di dire come uscire dall’impasse. Il Parlamento deve approvare una nuova legge elettorale e questo credo sia scontato. Non si può aspettare la sentenza della Consulta a fine gennaio. Nella migliore delle ipotesi si andrebbe a votare ad aprile e non credo che l’Italia si possa permettere il lusso di stare fino ad aprile senza Governo o con un  Governo che possa fare l’ordinaria amministrazione. Andassero a dirlo ai terremotati dell’Umbria, di Amatrice e Accumoli, ai marchigiani: sapete, finchè non ci saranno le nuove elezioni, considerato che il Governo si deve occupare solo degli affari correnti, voi arrangiatevi da soli, visto che i decreti del Governo Renzi sono decaduti, non essendo stati approvati in tempo prima delle dimissioni. 

Come era abbastanza scontato, tutti gli imbecilli da tastiera stanno scrivendo post contro il nuovo “Governo di nominati”, come viene definito o contro la “manovra di Palazzo” che sta portando ad una riedizione del Governo Renzi. Costoro denotano la loro profonda ignoranza di quanto scritto sulla Costituzione, esattamente Art. 92, quella stessa Costituzione che pure hanno “strenuamente difeso” dai nuovi barbari, dall’oscuro disegno del Dittatore che voleva comandare in Italia. Se a qualcuno è sfuggito, faccio presente che l’Italia è (ancora) una Repubblica Parlamentare. Chiedo formalmente a coloro che dicono che la nomina è illegittima perchè Gentiloni non è stato votato da nessuno, quale sia l’articolo, il comma, la virgola della Costituzione dove è scritto che il Presidente del Consiglio viene scelto dagli elettori nel momento del voto e non può cambiare se non con un nuovo voto popolare. La Costituzione che conosco io, ma forse vivo in un altro Paese, dice che il Governo ottiene la fiducia in Parlamento ed è nel pieno possesso dei suoi poteri. Se non ottiene la fiducia è decaduto; se non c’è possibilità di garantire un nuovo Governo, si va a votare

Se vuoi essere una forza di governo credibile, devi anche essere coerente. Non puoi impostare la tua campagna referendaria contro le nefandezze dell’Italicum e poi dire non solo che l’Italicum va benissimo, ma che, addirittura andrebbe esteso come sistema di voto anche al Senato con ballottaggi regionali! Non si può essere contemporaneamente romanisti e laziali, in politica devi scegliere. Troppo comodo dire sempre no, troppo comodo tirarsi fuori dalle responsabilità, troppo comodo soffiare sul fuoco della protesta popolare, troppo semplice fare affermazioni generiche senza avanzare proposte specifiche e, soprattutto, realizzabili. Se questa è la futura classe di Governo …

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