Leggo su vari siti, in prevalenza legati all’estrema destra e al M5S, commenti indignati sui costi sostenuti dalla RAI per il Festival di Sanremo, in primo luogo i compensi per Carlo Conti, le vallette ed i vari superospiti di tutte le serate
Fermo restando che non entro nel merito del Festival (non l’ho visto, confesso), mi da fastidio la demagogia spicciola di chi critica a prescindere. Non serve essere laureati in economia per sapere che occorre fare preventivamente un bilancio fra entrate e uscite per poi stabilire, sulla base del risultato, se un investimento sia stato fruttuoso o meno
Ebbene, sui giornali on line di oggi è riportata una dichiarazione del Direttore di RAI Uno che comunica che il Festival ha determinato per la RAI un utile di 6,5 milioni di euro. Utile vuol dire che, tolte le spese, la RAI ha in bilancio un ATTIVO di 6 milioni e mezzo di euro.
Chi è capace solo di criticare abbia almeno il buon gusto di informarsi prima di diffondere certe notizie. Ma non si deve dimenticare quel che ha detto, giustamente, il buon Umberto Eco: ” I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli”. E gli imbecilli, si badi bene, non sono coloro che creano ad arte la falsa notizia, questi sono degli emeriti furbacchioni, oltre che dei truffatori professionisti; gli imbecilli sono coloro che, senza informarsi, riciclano la falsa notizia dandole una eco spropositata