DPCM e diritti costituzionali

“Le misure attuative (i DPCM) sono autorizzate dalla legge e il governo ha fatto uso dell’autorizzazione in quanto “autorità competente. Il governo non ha usurpato poteri che non gli fossero stati concessi dal Parlamento. Le restrizioni dei diritti costituzionali in situazioni come quella che stiamo vivendo e nei limiti che essa richiede devono avvenire in base alla legge, ed è ciò che è avvenuto. L’opinione di chi sostiene che i diritti costituzionali siano stati limitati per arroganza del governo è errata. Chi dice che il governo e il suo capo si siano dati i famigerati pieni poteri e che la Costituzione sia stata violata, non sa di cosa sta parlando.” (Gustavo Zagrebelsky, giurista, ex professore di Diritto Pubblico e Costituzionale, già Presidente della Consulta
Io faccio altro mestiere e non sono abituato ad invadere il “campo altrui”, ma mi affido a chi ne sa più di me nella materia specifica
Ho sentito tante persone in questi giorni blaterare su presunti colpi di Stato, attentato alla libertà individuale, golpe in atto. Quasi nessuno laureato in Giurisprudenza, tutti laureati nelle prestigiose Università di Google e in quella di Facebook (laurea conseguita a pieni voti). Molti di questi strenui difensori della Costituzione votano partiti dichiaratamente neo-fascisti o con ideologie che richiamano in maniera nefasta il ventennio di triste memoria, e dimenticano, o fanno finta di dimenticare, che la Costituzione della Repubblica Italiana è dichiaratamente antifascista.
Sono sicuro che questi geni, invece di nascondersi come decenza suggerirebbe, si scaglieranno contro il Professor Zagrebelsky, reo di aver messo un enorme macigno sulla strada della disinformazione. Salvo poi riempirsi la bocca sulla “meritocrazia”, sulla necessità di una corretta informazione, sulla importanza di affidarsi agli “esperti”.
Bisognerebbe riuscire a porre un limite all’indecenza. Personalmente non ce la faccio più, sono veramente nauseato!

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