E se non fosse una disgrazia?

E alla fine di un vergognoso tira e molla, il Cavaliere rompe gli indugi e decide di candidarsi, scaricando Monti e il suo governo. Quello stesso Monti, tanto per far capire la chiarezza che regna a destra, che la scorsa settimana il sig. B. voleva presentare come leader del centrodestra e che adesso viene e verrà additato come il responsabile di tutta la crisi italiana. Certo che il quadro è proprio strano. Berlusconi, che ci tiene a presentarsi come estraneo al teatrino della politica, riesce in un colpo solo a mettere a segno tanti obiettivi, come forse non sarebbe riuscito a fare l’Andreotti dei tempi migliori. Vediamo i risultati per se stesso. Intanto rimane il Porcellum, perchè la legge elettorale non si riuscirà a cambiare. E questo consentirà al nostro amico di nominare i parlamentari e i senatori del PdL, o di come diavolo si chiamerà, che verranno eletti nel prossimo Parlamento. Non solo: rimanendo la stessa legge elettorale, dando per persa la Camera visto il distacco che fotografano i sondaggi, è probabile che al Senato si possa verificare una situazione di sostanziale pareggio, così che lui possa essere ancora determinante e soprattutto possa porre una sorta di diritto di veto sulle future leggi. Ultimo, ma non meno importante, può nuovamente allearsi con Maroni sia per le regionali in Lombardia sia per le politiche, e questo, ovviamente, aumenta le possibilità di vincere nella stessa Lombardia e in Veneto, almeno al Senato. Si presenterà come il Paladino della protesta contro le tasse, contro l’euro e la Merkel, titillando gli istinti più biechi degli italiani, come se lui e i suoi accoliti arrivassero adesso da Marte. Fida, ovviamente, nella memoria corta degli italiani, come se lui fosse stato in tutti questi anni su Marte e non avesse governato per la maggior parte degli ultimi 20 anni. Se dovesse vincere di nuovo,questo Paese e’ senza speranza!

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