Trovata su Facebook e credo sia utile condividerla. Il nostro è un Paese in cui ci si diverte a dir male di tutto, a pensare che qualunque cosa si faccia ci sia dietro malcostume, delinquenza, ruberie, sciatteria. Invece abbiamo tante eccellenze, bisogna esserne fieri. E’ stato scritto da un collega, Filippo Calcagni, che non conosco personalmente, e che è stato trasportato in codice rosso al Policlinico Gemelli, essendo stato coinvolto in un incidente stradale
“Ormai la questione è diventata di dominio pubblico per via di articoli di giornale e servizi televisivi giacché nell’incidente era coinvolta anche mia sorella – dirigente del Partito Democratico – e i giornalisti non hanno perso l’occasione per fare un po di audience.
Quindi voglio approfittare di questo canale comunicativo per una serie di ragioni prima tra tutte quella di TRANQUILLIZZARE gli amici che si sono preoccupati per noi e a cui facciamo fatica a dare risposte:
> siamo fuori pericolo di vita entrambi!
Venerdì sera, lungo Corso Francia, a seguito dell’impatto con un’autovettura siamo stati sbalzati atterra dal mio T Max;
Da quel momento, sono entrato in contatto con l’Italia 🇮🇹 migliore…quella che tutti i giorni rende ONORE a questo disgraziato paese!
Non saprei da chi incominciare se dalle carezze sul mio viso di una automobilista scesa a chiamare i soccorsi o dall’ausiliario che tutti i giorni in reparto mi cambia il letto…tutte persone che in cio che fanno ci mettono il cuore e un sorriso!
Farò di tutto per rintracciare l’infermiera che mi ha messo sulla spinale raccogliendomi dall’asfalto e che salutandomi in rianimazione mi ha fatto l’imbocca al lupo col suo sorriso rassicurante, ricordo indelebile;
In 20minuti dall’asfalto di Corso Francia venivamo presi in cura da una equipe di anestesisti rianimatori e infermieri presso il DEA del Policlinico Gemelli A DIR POCO PERFETTI…
Il volto di Emanuele, indimenticabile, specializzando di anestesiologia, lo associo al primo sollievo…le prime unità di morfina che mi sono entrante in circolo…nei suoi occhi riponevo le mie speranze che la mia saturazione riprendesse a salire;
Antonio che con la delicatezza di un fiocco di neve mi ha incannulato tre vene sul braccio destro giacché il sinistro era rotto e dolorante;
Kidane un giovane ventottene caposala della Sala Rossa che è stata la nostra benedizione…si puo ridere al confine tra la vita e la morte? Sì, si puo! E con piacere!
La sua umanità è oari solo alla sua tecnica professionale!
È il momento degli esami che vengono eseguiti in un battito di ciglia…vedo il mio sangue per la prima volta…ed è il solo sangue che vedrò: contenuto nelle provette!!! Imbustate, incapsulate vengono risucchiate in un sistema pneumatico che le consegna direttamente in laboratorio…
Sma, emocromo, enzimi cardiaci ed epatici, emogas analisi…
Ho fili ovunque, ecg, saturimetro, sonda per l’ecocardiogramma…Emanuele mi studia il cuore…l’aia cardiaca mi duole…la terza e quinta costa che proteggono il mio cuore hanno fatto egregiamente il loro dovere: si sono rotte ma hanno protetto il pericardio!
In men che non si dica i miei parametri vitali e quelli di Valentina mia sorella che ho affianco sono stabili…alterati ma stabili!
Possiamo andare in Tac per una total body che ci dica finalmente tutto quello che c’è che non va…
Questa volta è Pietro, in divisa beige che mi prende in consegna…e che mi affida ai collegi radiologici…lo scoprirò solo due giorni dopo quando tornerà a salutarmi…vedo i neon del corridoio che mi scorrono in testa…pochi metri e siamo già in sala Tac…gli spazi e le distanze sono studiati per salvare vite in questo ospedale, non per fare speculazione edilizia!
Nello sguardo dei radiologi leggo il dolore che io sto provando…o respiro, poco, brevemente e superficialmente oppure mi lamento…scelgo la prima opzione…via dalla barella e sul lettino…
Il laser di puntamento mi centra il cranio…
Respira…Trattieni…Respira…Trattieni…la prima scansione è completa…
Mi avvisano con una carezza, l’ennesima, che sarò sopraffatto a breve da una sensazione di intenso calore…è il mezzo di contrasto che mi colora tutti i vasi sanguigni e metterà in risalto qualunque eventuale stravaso ematico…in altre parole: emorragie.
Fatto!
I pochi minuti i colleghi di Radiologia mi hanno dato il massimo…così come avevano gia fatto dall’inizio del proprio turno di lavoro e così come avrebbero fatto con gli altri pazienti più o meno avvelenati per l’attesa giacché noi “raccomandati” in #codiceRossoabbiamo priorità qualunque codice bianco, panna, beige o turchino che affolla i pronto soccorso d’Italia per allarmismi ingiustificati di pertinenza della medicina di base.
Torno in sala Rossa…sembra passata una vita invece siamo ancora dentro la prima mezz’ora…TAC negativa…ho “solo 7 coste rotte, un trauma polmonare basale, un quadri miliare di pnx, e una scapola esplosa nel suo terzo inferiore…per questo non muovo il braccio per questo impazzisco dal dolore”
Tiriamo tutti un sospiro di sollievo…perché anche Vale è totalmente negativa!
Da questo istante la nostra prognosi a meno di scherzi improvvisi della natura è positiva!
Passeremo la notte l’uno accanto all’altra coccolati da tecnologie all’avanguardia, umanità, competenza, dedizione, stacanovismo, ironia…magica ironia!!!
Kidane previene ogni nostra banale esigenza…
Ci ripuliscono come possono dall’asfalto e catrame sulle ferite, finiscono ti tagliarci gli abiti…la mia camicia di Alex a Piazza Garibaldi e i miei pantaloni del Quadrifoglio sembrano gli abiti indossati da Hulk…
Vale la struccano con cura…io non ho il rossetto ne fondotinta! 😉
È il momento tanto atteso…quello in cui ti senti toccare da mani che riconosci e da voci che ti riempiono il cuore: sono i nostri affetti piu cari, i nostri amori, pochi secondi giusto per tranquillizzarli e rendere omaggio alla loro angosciante attesa in sala d’aspetto!
Non è cattiveria o perversione se parenti amici o amori non possono varcare la soglia delle sale rosse: è una imorescindibile esigenza che concorre a salvare vite!
I più ignoranti…non lo capiscono…e litigano con la sicurezza!
In Rianimazione non si dorme…o si sta in coma farmacologico oppure si è vigili ma non per questo non ci abbassano un pochino le luci per riprendere un po di energie mentali;
Ore 5.30 a.m
Vale la declassano a codice giallo…non è piu una raccomandata sanitaria…tocca anche a lei il “purgatorio” dei codici giallo…dove per ineluttabile realismo regna sovraffollamento…
io, con la mia saturazione a 88 e con le troponine cardiache che non si abbassano resto un privilegiato codice rosso…coccolato, servito e riverito!
Cambio turno ore 7.00
Se mai mi fosse balenato per la testa di essere stato fortunato a capitare nel turno giusto…tutto il nuovo personale mantiene esattamente gli stessi standard del turno precedente…
Qui non c’è fortuna che tenga: qui c’è un Reparto ospedaliero fiore all’occhiello della Sanità nazionale gestito semplicemente in modo impeccabile;
È mattina…tutte le specialità prendono servizio…gli ortopedici valutano il mio caso…sono giovane, faccio sport…la spalla va operata: questo il verdetto, ma intanto me la bloccano con un tutore in felcro specifico che finalmente prende il posto dei telini;
Da questo istante è un via vai di specialisti che mi riconoscono sul lettino…giovani trentenni con i quali ho condiviso gli anni piu tosti della mia formazione:
#Dania, brillante chirurgo toracico a cui devo tutto, che mi studia tramite tutti gli esami che le vengono puntualmente esposti, nullaosta pneumologico;
Luca, cardiologo che stenta a riconoscermi per via della barba e dei kili di troppo dai tempi del collegio dell’Università, sbigottimento saluti e subito concentrato sul monitor…nullaosta cardiologico;
Chiudo gli occhi per qualche minuto…sono stanchissimo…quando li riapro c’è lì con me il mio maestro Prof. Carlo Gasperoni avvisato dal tam tam telefonico del mio dominus Angelo Trivisonno impegnato a Malaga come ambasciatore scientifico per l’avanguardia sulla chirurgia rigenerativa, rientrato da Lugano per sincerarsi delle mie condizioni di salute…
Dei suo 14.000 interventi innumerevoli sono stati di ricostruttiva…io non ne avrò bisogno;
Tutte queste premure mi fanno capire che la genuina spontaneità delle mie collaborazioni ha prodotto questi effetti…essere delle brave persone non è da fessi: è il prerequisito per una esistenza dignitosa e piena d’affetto.
L’orologio segna le 9.00.
Da questo istante il reparto di terapia intensiva e rianimazione: diventa un inferno…moriranno davanti ai miei occhi di li alle 19.00 di sera tre persone di cui un diciassettene;
Gennaro il medico dirigente è quello che dovremmo definire un Eroe.
In prima linea, in trincea, tutti i giorni, per salvare perfetti sconosciuti.
Il piu delle volte ci riesce…ma la Morte esiste e strapparci dalla sua prepotenza non è sempre possibile: nemmeno con 8 sacche di sangue, 2 di plasma, fibrinogeno, adrenalina in vena, mcp, defibrillazione, ossigeno, amore e una miriade di altri farmaci e presidi tecnologici!
Salirò in reparto con la voce della madre di quel ragazzo che ne effettua il riconoscimento mentre io fissavo il soffitto, immaginando che potesse essere la mia di mamma.
Questa è l’Italia Bella.
Queste sono le Persone che rendono speciale il proprio #Lavoro
Questi sono lavoratori che la mattina si alzano consapevoli che aggiungere un sorriso e una carezza alle proprie mansioni semina dietro di loro benessere e gratitudine.
Vi saluto dal mio letto con l’areosol tra i denti e la flebo di contramal che mi ha permesso di scrivervi questo resoconto.
C’è chi si prende cura di me…ho tutto quel di cui ho bisogno 268🖤
Il mio augurio per questo #primomaggio è che qualunque lavoro facciate: FATELO CON PASSIONE il resto verrà da se.
Nota a margine
Di sicuro i cuochi della mensa non ci mettono ne passione ne sale ne olio…non ci mettono nulla!
PS non riuscirò a rispondere a tutti, mi scuso con voi tutti anticipatamente, vi sono infinitamente grato per la vostra solidarietà comprensione.”