Estate 2014 – Lefkada – diario di viaggio

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Ho appena finito di bere il caffe’ e sto gustando lo splendido panorama che si apre dinanzi a me, il paesino di Nikiana con il suo porticciolo, sullo sfondo i monti dell’Acarnania ed in mezzo il mare. Sembra di stare sopra un lago con le acque che dall’alto appaiono calme. Il sole e’ sorto da poco,ma gia’ scalda. La signora che si occupa delle pulizie da un po’ sta ordinando attorno alla piscina e negli spazi comuni, in attesa di pulire negli appartamenti.

E’ l’ultimo giorno di vacanza, domani si parte e si rientra in Italia. Vediamo se riesco a fissare adesso momenti e sensazioni particolari che, a distanza di tempo, magari possono essere sfumate o non rendere bene l’emozione.

1) La distanza: il viaggio in macchina e poi in traghetto è decisamente pesante. Siamo partiti da Roma alle 4,30 del mattino per anticipare l’orda dei vacanzieri della settimana di Ferragosto ed arrivare con una certa tranquillità a Brindisi, porto di partenza del nostro traghetto. Viaggio liscio e tranquillo fino a Canosa di Puglia, poi quasi 4 ore per percorrere 190 Km. Grande confusione alla biglietteria con tanta gente esasperata che litigava con il personale. Abbiamo saputo dopo che era saltata una corsa da e per la Grecia con almeno 700 persone rimaste bloccate.  Ed una parte di questa umanità variegata, dalla famigliola in vacanza alle donne slave, dai camionisti bulgari alle coppiette, e’ salita sulla nostra nave. I corridoi e le aree comuni piene, con tanta gente alla ricerca di un minimo di spazio vitale.

Un discorso a parte merita Charlie. Nostro malgrado eravamo stati costretti a pagare la cuccia per il cane (le regole della compagnia impediscono che animali domestici stiano negli spazi comuni). Nella realtà il box adibito a cuccia per il cane altro non è che una gabbia piccola, sporca e puzzolente. Charlie, povera bestiola, è uscito terrorizzato mentre cercavamo di dargli una sistemazione adeguata. Abbiamo deciso di tenerlo con noi, forti anche del fatto di aver scoperto altri cani di piccola taglia come il nostro che rimanevano sul ponte o addirittura all’interno della nave con i loro padroni. Charlie è stato bravissimo, accucciato nella sala poltrone fra me e Gloria, non ha manifestato segni della sua presenza.

Dall’arrivo ad Igoumenitsa fino alla villa che è stata la nostra casa per 3 settimane quasi 2 ore. Siamo arrivati a destinazione dopo l’1  di notte del 10 agosto, dopo quasi 24 ore di viaggio. Decisamente tanto. L’alternativa è arrivare in aereo a Preveza ed affittare una macchina. Più logico, forse più economico se prenotato per tempo, non ipotizzabile avendo il cane (almeno per quel che ci riguarda: il cane in stiva in aereo non esiste)

2) La casa (anzi la villa). Non speravamo tanto. Esattamente come nelle foto su Internet. Ci stiamo in 11 persone, perfettamente suddivisi nelle 5 stanze dei 3 appartamenti, assolutamente autonomi, senza violazione della privacy di nessuno. Il panorama è assolutamente meraviglioso, con lo scenario che descrivevo prima, reso ancora più bello durante il giorno dalla “danza” delle barche a vela e, al tramonto, dalla “processione” delle barche più grandi che, come in una fila ordinata, procedono verso nord, destinazione il porto di Lefkada o il mare aperto dopo aver attraversato verso il ponte girevole. 10547550_10203804378423465_2113996753913352654_nLa posizione della piscina è strategica e diventa veramente centrale nella quotidianità: il bagno al mattino prima di andare a mare, il pomeriggio al rientro, la cena a bordo piscina e le partite a carte successive fino a notte … Certo, le pecche ci sono: la principale è la distanza dal paese, oltre 1 Km che, accoppiata alla posizione in collina e alla strada con una salita molto ripida, costringono ad utilizzare la macchina anche soltanto per andare a prendere i giornali. La potenza della connessione wi-fi è modesta, con linea di una lentezza esasperante, ma è così ovunque. Comunque, decisamente il gioco vale la candela

3) I proprietari: ragazzi giovani, Dioni, ribattezzata Didone, ed il compagno, di cui non ricordiamo il nome, ma che abbiamo ribattezzato Enea. Gentili, disponibili, presenti con estrema discrezione se c’era da risolvere qualche problema. Bravi. Così come Laura, la signora che si occupa delle pulizie. Peccato non la si possa portare in Italia

4) I Greci. Un popolo che apprezzo sempre di più, gentili, cortesi, operosi. 10481881_10203844915396864_1621109199578730302_nMi hanno emozionato Andreas e la sua famiglia, con lo staff del ristorante a Mega Ammos, e Dania, la proprietaria degli appartamenti dove eravamo stati nel 2008 e nel 2009. Da Andreas ci hanno accolti come se fossimo stati lì fino al giorno avanti, veramente come persone di famiglia. Dania addirittura è venuta a trovarci apposta, solo per il piacere di rivederci e salutarci. Sono cose che fanno piacere, decisamente

 

5) La crisi. Mi aspettavo di trovare un Paese in ginocchio, ma non ho avuto assolutamente la sensazione della crisi. Ci hanno spiegato che le grosse difficoltà sono state e sono ancora nelle grandi città, Atene in primis, dove si concentra il lavoro pubblico, ma, nelle città turistiche, si sta ancora relativamente bene. Certo, negli scaffali dei supermercati non c’è una grande varietà di prodotti, le scelte sono abbastanza limitate, ma, se vogliamo, era così anche 5 anni fa. Una differenza che balza agli occhi è che oggi tutti rilasciano lo scontrino fiscale, addirittura mi hanno fatto lo scontrino per i giornali … nel 2008 e nel 2009 la fattura la rilasciava 1un esercente su 20, roba che noi italiani eravamo teutonici in confronto. L’industria turistica continua ad andare con prezzi contro i quali in Italia non abbiamo armi. 5 euro per un ombrellone e 2 lettini, in altre spiagge 3 euro, in un’altra addirittura gratis, a patto di rimettere poi a posto i lettini. I costi nei ristoranti sono un po’ più cari di qualche anno fa, senza dubbio, ma non abbiamo mai speso più di 20 euro a persona quando abbiamo mangiato al ristorante (e non possiamo dire di aver sofferto la fame!!)

6) Il mare. Bellissimo sul lato occidentale dell’isola, diciamo dal lato “italiano”. Mi sembrava di stare sulla Ionica in Calabria, con l’arenile con sabbia a grana 10370799_10203931410239181_3292921561830215524_ngrossa, mare limpido, subito profondo. I colori veramente incredibili. Le spiagge tutte belle, Pefkulia, Kathisma, Gialos, ma una menzione particolare meritano certamente la spiaggia di Egremmi e Porto Katsiki, questa baia circondata da alte falesie che ne fanno un luogo veramente particolare e dove vale veramente la pena di andare, nonostante i 100 e passa gradini che bisogna percorrere per arrivare giù.10383879_10203946279330899_7571491144241295067_n

Sul lato orientale, dove stavamo noi, ci sono tutte spiaggette piccole, spesso ciottolose, con mare, diciamo così, “normale”. 10509757_10203832921337020_7867634064220448254_nCerto, il giorno che abbiamo affittato la barca e siamo stati a fare il bagno a Skorpios e a Meganissi ….. che posti splendidi. Il bagno a Skorpios forse è stato il più bello di tutta la vacanza

 

 

7) L’interno. Ci si rende conto di quanto sia la arretratezza della Grecia percorrendo le strade interne. Mi è sembrato di ritornare bambino, quando con papà si andava in Aspromonte a funghi o a fare una gita in montagna: strade strette, curve, curve, curve, tornanti, tornanti, tornanti, paesini piccoli con case basse, dove spesso ci è capitato di non vedere nessuno in giro. Un accenno al paese di Exhanthia; come si diceva dalle mie parti, 4 case, 1 chiesa e 2 pollai, ma un ristorante dove bisogna andare se si viene quaggiù: Rachì. 1932195_10203922008964155_7714053700373149479_nVista mozzafiato sull’Jonio, con tramonti dai colori incredibili e sole che si tuffa letteralmente nel mare. Cucina tipicamente greca (non marinara), speziata, con sapori forti, decisamente buoni, costi risibili.

Ci ritorneremo? Forse sì, non mi sentirei di escluderlo. Siamo stati bene, ci siamo veramente rilassati, possiamo dire di aver staccato la spina.

Animo, fra qualche giorno si ricomincia ……..

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