Diario di viaggio – parte 1. Ieri finito il pellegrinaggio in Giordania dopo 4 giorni molto intensi. Abbiamo vissuto situazioni molto diverse, oserei dire opposte. Arrivati ad Aqaba ci siamo sentiti assolutamente inadeguati con i nostri maglioni, giacconi, scarponi da trekking mentre intorno a noi, con 23° di temperatura alle 11,00 del mattino c’era gente in pantaloncini e magliettina, pronta ad andare a mare. A proposito, visto dall’alto il mare, che poi sarebbe il Mar Rosso, ha colori e trasparenze incredibili, assolutamente molto molto bello. Pronti, via e, abbandonata Aqaba dopo la messa, lo scenario è cambiato con la strada a solcare il deserto: distese di terra rossa, poche dune, qualche montagna, niente vegetazione, se non qualche arbusto qua e là e, ogni tanto, qualche alberello isolato, di minima altezza, che faceva pena a vederlo da solo. Mi è venuto naturale definirli “alberi eroi”. Inoltrandoci sempre più nel deserto, il panorama è cambiato ancora, con montagne sempre più frequenti, aspre, quasi taglienti nel loro profilo, disposte a circondare il Wadi-Rum, questa area naturale in cui abbiamo sostato per meno di 24 ore. Un ambiente fiabesco, che ha fatto da sfondo al famosissimo film “Lawrence d’Arabia”, interpretato da Peter O’Toole. L’escursione con i pickup ci ha consentito di ammirare da vicino angoli da sogno, con panorami da cartolina che le foto, per quanto precise, per quanto scattate con tutti i criteri del caso, non riescono a rendere. Nei punti in cui siamo scesi, per sostare in punti particolarmente paesaggistici, per ammirare grafiti e incisioni rupestri di migliaia di anni fa o semplicemente per gustare un thè alla maniera beduina, ci siamo resi conto delle difficoltà di camminare sulla sabbia (peggio che al mare). Mi è venuto naturale pensare, dato il tema del nostro pellegrinaggio, “sulle orme di Mosè”, agli ebrei partiti dall’Egitto con i bambini, le donne, i carretti carichi dei loro averi, gli animali, penso greggi di pecore e capre, in questo territorio decisamente poco ospitale. Deve essere stato un qualcosa di epocale, soprattutto considerata la sua durata di 40 anni, secondo quanto riportato sulla Bibbia. Direi che i motivi di sconforto, comprensibilmente, durante tutto questo lasso di tempo, sono stati tanti come numero, ma pochi in rapporto alla scarsa sopportazione che generalmente l’essere umano ha verso le difficoltà che si prolungano nel tempo
Abbiamo soggiornato, pranzo, cena, sonno e colazione, in una delle tante strutture sparse nel Wadi-Rum che riprendono gli accampamenti dei beduini ma che sono, verosimilmente, dei container rivestiti con tessuto spesso a mo’ di tenda. Sicuramente suggestive ma con una seri di problematiche abbastanza rilevanti: durante la notte la temperatura scende e, se è vero che nello spazio-notte ci sono dei caloriferi, il bagno viceversa ne è sprovvisto, per cui al mattino c’è un notevole shock termico. L’uscita dalle “tende” è posizionata su una pedana in legno che può essere anche sopraelevata, fino a oltre mezzo metro, il che di notte soprattutto, in presenza di illuminazione insufficiente, si può tradurre in elevato rischio di caduta come è successo ad una delle signore del nostro gruppo.
Il giorno successivo trasferimento a Petra con tempo in progressivo peggioramento. Descrivere l’emozione provata durante la visita nel sito di Petra è difficile, per vari motivi. Innanzitutto il percorso obbligato per raggiungerla: una strada in una gola tortuosa anche molto stretta, in alcuni punti al massimo 3-4 metri, fra pareti alte anche 100 metri. Durante il tragitto si osservano delle opere di estremo ingegno, soprattutto se si pensa che sono state realizzate oltre 2200 anni fa con conoscenza e modalità molto minori di quel che si potrebbe fare oggi: dighe per contenere, guidare e raccogliere l’acqua piovana che può anche essere abbondante, come abbiamo avuto modo di conoscere tragicamente, barriere per contenere eventuali frane, deviazioni forzate dall’acqua che altrimenti avrebbe avuto la possibilità di scorrere a fiumi dentro la gola con conseguenza anche gravi per la città antica. In secondo luogo per come all’improvviso, dopo l’ennesima curva in una ennesima strettoia, davanti agli occhi appare nella sua maestosità il Tempio del Tesoro con la facciata scolpita nella pietra, visibile chiaramente ancora oggi, nonostante l’evolvere del tempo (almeno 2000 anni). E come tacere del teatro, 4000 (avete letto bene, quattromila) posti a sedere, anch’esso scavato nella roccia posto per posto, fila per fila. Ed oggi, a sentire la nostra guida, il 90% di Petra è ancora sotto terra.
Improvvisamente la pioggerellina che, a sprazzi, aveva accompagnato i nostri 2 Km dall’ingresso fino all’arrivo al sito, diventa un vero e propio nubifragio, con tanta acqua che il terreno non assorbe. Si formano rapidamente rivoli e pozzette d’acqua in rapida espansione per cui decidiamo di intraprendere il viaggio di ritorno verso il punto di ingresso, percorrendo la gola in salita questa volta, con i rivoli d’acqua che rapidamente sono diventati ruscelli e poi veri e propri torrenti. Siamo arrivati a destinazione inzuppati, con le scarpe piene d’acqua, pantaloni bagnatissimi e sporchi di argilla da sotto il ginocchio verso la loro estremità, giaccone pesante per l’acqua assorbita, zaino con un paio di dita di liquido sul fondo. A noi è andata bene, molto meno bene, purtroppo, il giorno dopo ad un nostro giovane connazionale poco oltre i 30 anni, morto dopo essere stato colpito alla testa da una pietra di dimensioni non specificate, staccatasi da una delle rocce in alto.
-
Articoli recenti
Archivi
- Luglio 2024 (2)
- Maggio 2024 (1)
- Aprile 2024 (4)
- Marzo 2024 (3)
- Febbraio 2024 (4)
- Gennaio 2024 (2)
- Novembre 2023 (3)
- Ottobre 2023 (3)
- Settembre 2023 (4)
- Giugno 2023 (3)
- Maggio 2023 (4)
- Aprile 2023 (2)
- Marzo 2023 (2)
- Febbraio 2023 (1)
- Gennaio 2023 (1)
- Dicembre 2022 (4)
- Novembre 2022 (5)
- Ottobre 2022 (1)
- Settembre 2022 (9)
- Agosto 2022 (11)
- Luglio 2022 (1)
- Giugno 2022 (2)
- Maggio 2022 (3)
- Aprile 2022 (13)
- Marzo 2022 (3)
- Febbraio 2022 (5)
- Gennaio 2022 (7)
- Novembre 2021 (2)
- Agosto 2021 (1)
- Luglio 2021 (3)
- Giugno 2021 (2)
- Maggio 2021 (1)
- Aprile 2021 (5)
- Marzo 2021 (2)
- Febbraio 2021 (2)
- Gennaio 2021 (4)
- Dicembre 2020 (11)
- Novembre 2020 (3)
- Ottobre 2020 (5)
- Settembre 2020 (4)
- Luglio 2020 (1)
- Giugno 2020 (1)
- Maggio 2020 (6)
- Aprile 2020 (5)
- Marzo 2020 (5)
- Febbraio 2020 (5)
- Dicembre 2019 (2)
- Novembre 2019 (3)
- Settembre 2019 (1)
- Agosto 2019 (3)
- Luglio 2019 (6)
- Giugno 2019 (3)
- Maggio 2019 (8)
- Aprile 2019 (5)
- Marzo 2019 (4)
- Febbraio 2019 (3)
- Gennaio 2019 (9)
- Dicembre 2018 (2)
- Novembre 2018 (2)
- Ottobre 2018 (5)
- Settembre 2018 (1)
- Agosto 2018 (1)
- Luglio 2018 (6)
- Maggio 2018 (12)
- Aprile 2018 (4)
- Marzo 2018 (5)
- Febbraio 2018 (3)
- Novembre 2017 (1)
- Ottobre 2017 (1)
- Settembre 2017 (3)
- Agosto 2017 (1)
- Luglio 2017 (2)
- Giugno 2017 (4)
- Maggio 2017 (8)
- Aprile 2017 (11)
- Marzo 2017 (3)
- Febbraio 2017 (7)
- Gennaio 2017 (6)
- Dicembre 2016 (6)
- Novembre 2016 (10)
- Ottobre 2016 (2)
- Settembre 2016 (8)
- Agosto 2016 (3)
- Luglio 2016 (2)
- Giugno 2016 (8)
- Maggio 2016 (3)
- Aprile 2016 (7)
- Marzo 2016 (3)
- Febbraio 2016 (2)
- Gennaio 2016 (6)
- Dicembre 2015 (4)
- Novembre 2015 (2)
- Ottobre 2015 (1)
- Settembre 2015 (4)
- Agosto 2015 (2)
- Luglio 2015 (2)
- Giugno 2015 (2)
- Maggio 2015 (6)
- Aprile 2015 (5)
- Marzo 2015 (3)
- Febbraio 2015 (2)
- Gennaio 2015 (4)
- Dicembre 2014 (1)
- Novembre 2014 (3)
- Ottobre 2014 (2)
- Settembre 2014 (4)
- Agosto 2014 (1)
- Luglio 2014 (5)
- Giugno 2014 (1)
- Maggio 2014 (4)
- Aprile 2014 (2)
- Marzo 2014 (3)
- Febbraio 2014 (3)
- Gennaio 2014 (4)
- Dicembre 2013 (4)
- Novembre 2013 (3)
- Ottobre 2013 (2)
- Luglio 2013 (1)
- Marzo 2013 (1)
- Febbraio 2013 (1)
- Gennaio 2013 (1)
- Dicembre 2012 (2)
- Novembre 2012 (1)
- Settembre 2012 (1)
- Giugno 2012 (3)
- Maggio 2012 (7)
- Aprile 2012 (2)
- Maggio 2011 (1)
- Aprile 2010 (1)
- Novembre 2009 (2)
- Ottobre 2009 (3)
- Aprile 2008 (2)
-
Privacy & Cookies: This site uses cookies. By continuing to use this website, you agree to their use.
To find out more, including how to control cookies, see here: Informativa sui cookie