30 aprile 2006, giorno indelebile nella memoria dei tifosi della Reggina, giorno di estrema goduria per noi e giorno di “lutto” (in senso sportivo, ovviamente) per i dirimpettai tifosi del Messina. Chi non è nato o chi non vive sulle sponde dello Stretto difficilmente capirà, ma il derby Reggina-Messina è qualcosa di più di una partita di calcio, nell’ambito di un campionato è LA PARTITA. Quando poi in quella partita accade che una squadra, la Reggina, si salvi matematicamente e l’altra, il Messina, complice la sconfitta retroceda matematicamente in serie B, quel giorno diventa un’occasione storica di festa, da ricordare e tramandare.
Se poi aggiungiamo che l’anno dopo, 2007, il Messina, ripescato in serie A dopo la retrocessione a tavolino della Juventus, veniva nuovamente sconfitto a Reggio per 3-1 e quello stesso giorno retrocedeva in serie B, e la Reggina, partita da -11 in classifica si salvava mantenendo la serie A, si capisce bene il miele che condisce questi ricordi
A completare l’ideale “Triplete” il 30 maggio 2015 partita di ritorno dei play-out a Messina. La squadra di casa incontra la Reggina in quello che è un verdetto senza appello: all’andata la Reggina ha vinto per 1-0. Il Messina deve vincere, anche per 1-0 per salvarsi e condannare la Reggina alla serie D. Invece, nonostante sia stata costretta a giocare tutto il secondo tempo in inferiorità numerica, negli ultimi minuti la Reggina sbanca il San Filippo vincendo 1-0, condannando contemporaneamente il Messina alla retrocessione fra i dilettanti (da allora non si hanno notizie calcistiche dalla sponda siciliana dello Stretto)
Questa però è “la prima carcagnata” e la prima non si scorda mai
Buon 30 aprile a tutti