Indignazione a corrente alternata

Pregiudicato: sostantivo maschile che indica chi ha già riportato condanne penali o ha espiato pene detentive (Dizionario di Italiano Sabatini Coletti)

Sono in corso le consultazioni al Quirinale dopo le elezioni del 4 marzo e ieri si è alzato forte e chiaro l’urlo di disapprovazione sui social, in particolare sui siti legati ai 5S, sulla opportunità di ricevere Berlusconi al Quirinale, data la condanna riportata dallo stesso per cui è stato costretto a dimettersi dal Senato e non è eleggibile a cariche pubbliche fino al 2019.

Disapprovazione del tutto legittima, ma certo Mattarella non poteva in alcun modo condizionare la scelta che Forza Italia ha fatto circa la composizione della delegazione rappresentativa del partito nell’incontro con il Presidente della Repubblica

Ciò che salta agli occhi invece è l’ennesima dimostrazione della indignazione, o se volete della onestà, intellettuale in questo caso, a corrente alternata dei pentastellati

Ricordo che nel 2013, durante i colloqui canonici che si tengono al Quirinale dopo le elezioni e prima della formazione del Governo, la delegazione del M5S era formata da Roberta Lombardi, Vito Crimi e Beppe Grillo. Anche allora era marzo. Presidente della Repubblica era Giorgio Napolitano. Li ricordate i commenti carichi di dileggio circa il fatto che “Beppe ha svegliato Napolitano”?

Il 10 luglio 2013 Riccardo Nuti, Nicola Morra e Beppe Grillo furono ricevuti al Quirinale da Giorgio Napolitano, su richiesta degli stessi grillini

Nel 2015 esattamente il 26 febbraio, una delegazione del M5S, formata da Gianroberto Casaleggio, Luigi Di Maio, un’attivista siciliana, Maria Teresa Lucia Furia, sempre su richiesta, fu ricevuta al Quirinale dal Presidente Mattarella. Della delegazione faceva parte anche Beppe Grillo.

Inendiamoci bene: tutti incontri legittimi, essendo Grillo il massimo rappresentante del M5S e Casaleggio l’ideatore, proprietario della piattaforma Rousseau

Risulta però che nel 1988 Beppe Grillo sia stato condannato in via definitiva dalla Suprema Corte di Cassazione per omicidio colposo plurimo causato da una sua imperizia alla guida.

Spulciando su Internet, su “Linkiesta”, quotidiano digitale indipendente, il 19 settembre 2013 è pubblicato un articolo, a firma di Tommaso Canetta, secondo il quale Grillo sarebbe stato condannato dalla Sesta Sezione Civile della Cassazione, quindi condanna definitiva, per diffamazione nei confronti di Giorgio Galvagno, ex sindaco di Asti e poi parlamentare PdL. La notizia era stata pubblicata anche da “Libero” un paio di giorni prima

Tecnicamente, quindi, anche Grillo è un pregiudicato, secondo il Dizionario di Italiano Sabatini Coletti.

Perchè allora il pregiudicato Grillo può chiedere un incontro al Presidente della Repubblica o può rappresentare il suo Movimento negli incontri con Napolitano e Mattarella, mentre invece il pregiudicato Berlusconi al Quirinale suscita tanto scandalo? Perchè le foto di Grillo al Quirinale sono esposte sul Sacro Blog come un trofeo e le foto di Berlusconi provocano queste ondate di sdegno?

Un tantinello di coerenza non farebbe male. Mi permetto sommessamente di ricordare una frase che qualcuno, immensamente più importante di me, ebbe modo di dire circa 2000 anni fa: “Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non t’accorgi della trave che è nel tuo?”. Oppure si potrebbe ricordare un’altra frase di Gesù a proposito dell’adultera da lapidare: “chi è senza peccato scagli la prima pietra”

A scanso di equivoci, lo ribadisco nel caso ce ne fosse bisogno: non sono stato folgorato sulla via di Arcore, rimango profondamente antiberlusconiano, giusto per chiarire

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