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Insieme a Pesca

cacciagrossa002-1024x768Sabato 15 marzo, sulle rive del lago Parco Rio a Turania, si è svolta la 3° edizione del meeting “Insieme a Pesca”, organizzato dall’associazione Caccia Grossa. Il Meeting è una manifestazione che si rivolge a un pubblico particolare, i diversamente abili. Non importa se abbiano avuto o meno esperienze di pesca, l’incontro vuole essere un momento di “normalità” e di relax. Ovviamente tutto si svolge con l’aiuto di istruttori qualificati, assolutamente volontari, che si preoccupano di innescare l’amo, di aiutare il disabile nel lancio ed eventualmente nel recupero del pesce, recupero che, nella fase finale, deve essere eseguito dal “pescatore per un giorno”.
La gestazione di questo incontro è stata abbastanza travagliata. Ci eravamo rivolti ad un ente pubblico che ha, anzi dovrebbe avere, nel suo DNA un occhio di riguardo verso la disabilità, ma i risultati, al di là delle belle parole di circostanza, sono stati assolutamente nulli dopo 2-3 mesi di tira e molla. Questo ci ha fatto partire con un grosso ritardo, ma alla fine riuscire a portare a pesca 40 disabili in meno di un mese credo che sia un risultato eccellente.
2008057-1024x768La giornata è iniziata sotto i migliori auspici. Dopo qualche giorno di freddo e pioggia sabato il buon Dio ci ha gratificato di una splendida giornata di primavera. La tentazione, forte, era quella di mettersi in camicia e sdraiarsi sull’erba ad abbronzarsi. Però…….. un primo gruppo di amici è giunto da Subiaco prima delle 9,30, quando ancora doveva arrivare Daniele con la maggior parte delle canne e noi eravamo ancora impegnati a stendere lo striscione.
E’ stato bello raccogliere le schede anagrafiche dei “ragazzi” (io li definisco così anche se alcuni sono più grandi di me): sembravano proprio dei bambini, con il loro entusiasmo, la loro vergogna, il timore di affrontare una esperienza nuova, la pesca. Già questo momento, 2008032-1024x768banale se vogliamo, è servito a creare un clima di confidenza con loro, tanto che dopo ci chiamavano con affetto mentre giravano a cercare di dare una mano nei lanci o nel tentare di tirar su una trota (ad esempio io per alcuni di loro ero diventato Jack). Che bello sentire l’urlo proveniente proprio dai “ragazzi” di Subiaco quando il primo di loro è riuscito a salpare una trota: uno spirito di solidarietà veramente educativo per noi “normali” (o pseudonormali?). Non parliamo della espressione felice di Silvestro, anche lui di Subiaco, quando è riuscito a tirar su la sua prima preda. Aveva un misto di felicità, di incredulità, di euforia che è difficile far capire agli assenti.
Non parliamo poi di Luigina, di Rieti. Non aveva mai preso in mano una canna, è venuta a Parco Rio quasi perchè non sapeva cosa fare sabato, ma probabilmente senza avere la minima voglia di pescare e invece …… eccola lì a strillare eccitata mentre tentava, riuscendovi, di prendere una “belva” di quasi 2 Kg (alla pesa la bilancia ha segnato Kg 1,995). Come descrivere l’espressione di Luigina quando girava per il lago mostrando la sua preda e pensando a come la zia la sera l’avrebbe cucinata (al forno, con le patate) e avrebbero mangiato in 4, lei, la zia stessa e i cugini, con quello che lei, Luigina, era riuscita ad ottenere da sola!!!

E Simone, il ragazzo con una seria patologia neurologica accompagnato dal padre e arrivato dall’Abruzzo, mi sembra da Chieti? Come era felice quando Manuel, il figlio di Marzio, gli ha regalato una trota!!!!. Si, Marzio. E’ stato veramente carino a venire per darci una mano, come aveva promesso, e a portare la sua famiglia. L’esperienza credo sia stata anche educativa per il piccolo Manuel, che però ci ha dato una lezione di semplicità, comportandosi con tutti con assoluta normalità e spontaneità come solo un bambino di pochi anni è capace di fare. Un plauso a Franchino, Raffaele, Paolo, Silvano e agli altri volontari che hanno “assistito” in pesca 4-5 disabili ciascuno. Alla fine erano stanchi, ma , come ha detto Franchino, soddisfatti per una esperienza nuova ed estremamente appagante.

2008075-1024x768Un altro momento simpatico è stato quello della estrazione dei premi (3 canne e 10 magliette). I vincitori erano quasi stupiti quando venivano chiamati, come se la fortuna della estrazione fosse una assoluta sconosciuta nella loro vita. ciacop04Quando è arrivato il momento dei saluti, per tutti loro è stato naturale dare un arrivederci a un altro incontro come questo. D’altra parte, se si pensa che alle 17 ancora alcuni di loro continuavano a pescare si può immaginare quanto e come sia stata vissuta la giornata. 2008006-1024x768Per noi, tutto questo dovrà servire da stimolo per riuscire, la prossima volta, a far meglio e a coinvolgere molte più persone (sia disabili che volontari).

 

 

 

E questo su YouTube è un video di sintesi della giornata:

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