La mala educacion

Sono stato molto precipitoso ieri pomeriggio a postare sulla mancata diretta streaming sull’incontro Raggi – Malagò, o per meglio dire Comune di Roma -CONI previsto in Campidoglio. Sarebbe bastato attendere una mezz’oretta ed avrei potuto scrivere sulla Raggi che non si è presentata all’appuntamento!

Non entro nel merito del dibattito Olimpiadi SI – Olimpiadi NO, anche se personalmente sono favorevole alla candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2024, eventualmente ne parlerò in altra occasione.

Qui voglio sottolineare una serie di perle inanellate oggi dalla signora Raggi. Dico volutamente signora Raggi e non dico “sindaca” Raggi, perchè la suddetta non ha ancora capito cosa significa rivestire un ruolo istituzionale. E, cosa ancora peggiore, non conosce le basilari regole della buona educazione. Se io invito a casa mia delle persone che devono chiedermi un parere e fisso un orario, deve essere mia cura fare in modo di rispettare l’orario stesso. Non posso stare a mangiare la carbonara o i rigatoni con la pajata da Dino a via dei Mille e far attendere gli ospiti nell’anticamera, lo dice il Galateo. Questo sarebbe già di per sè un comportamento inqualificabile se fosse quello di un privato cittadino verso altri privati cittadini: l’etichetta, giustissima, di maleducato non me la leverebbe nessuno e perderei la mia autorevolezza. Diventa un comportamento inaccettabile nel momento in cui, rivestendo una carica istituzionale, in questo caso quella di sindaco, rappresento non già me stesso, ma tutta la città. I miei impegni personali passano ovviamente in secondo piano, anche se un incontro di qualsivoglia tipo non mi piace o non mi interessa. Per non parlare poi della mancanza di rispetto verso Pancalli, leader del movimento paraolimpico. Quanta ipocrisia nel fare il discorsetto agli atleti disabili che stavano partendo per Rio! La vera considerazione in cui i paraolimpici sono tenuti dalla Raggi è quella di oggi: il segretario del movimento fuori dalla porta, sulla carrozzina, perchè Virginia aveva un improvviso inderogabile impegno: la carbonara si sarebbe freddata!!!

Vergogna! Vergogna! Vergogna!

E devo pure leggere esaltazione di questo comportamento incivile trasformato in comportamento “da spalle dritte” o “da una che ha le palle”!. Ha talmente tanti attributi da aver avuto paura della diretta streaming dell’incontro, perchè, al di là dei soliti slogan triti e ritriti, non avrebbe avuto argomentazioni concrete con cui ribattere alle falsità annunciate in una conferenza stampa in cui ha fatto un monologo senza contraddittorio, a partire dal ritiro delle candidature di Amburgo e Boston, candidature che nella realtà non sono mai state presentate.

Ha talmente tanti attribuiti da essersi fatta dettare la linea da Grillo che ne ha anticipato una settimana fa la decisione sul suo blog. Ha talmente tanti attributi da aver fatto tutta questa manfrina, prendendo per i fondelli Malagò, Pancalli e tutti gli sportivi italiani. Ha talmente tanti attributi da essere venuta meno all’impegno preso durante il confronto TV con Giachetti su Sky, in cui aveva affermato che, se fosse stata eletta sindaco, avrebbe indetto un referendum delegando ai cittadini romani la decisione (ci sono i video in rete)

Tra l’altro, dispiace dirlo perchè anche io sono italiano, la sindaca e tutto il M5S hanno certificato nero su bianco che in Italia non si può fare alcuna manifestazione, alcuna grande opera, niente di niente che preveda interventi di spesa, perchè gli italiani sono tutti truffatori e quindi fanno la cresta “a prescindere”.

Fra le righe hanno anche certificato che loro non sono in grado di controllare alcunchè, visto che il Comitato Promotore aveva affidato proprio al Comune la gestione dei fondi e la rinuncia presuppone in maniera chiara che non son capaci di garantire la completa trasparenza e si sono tirati indietro.

Malafede? Incapacità? Dilettantismo? Con queste premesse, come pensano di governare Roma e poi l’Italia? Dicendo sempre no?

Ho letto da qualche parte che il Comitato Promotore potrebbe citare il Sindaco, la Giunta e i consiglieri comunali che approveranno la eventuale delibera per danno erariale, visto che, alla luce delle precedenti decisioni del Comune di Roma, erano stati stanziati e spesi per il progetto circa 10 milioni. Se arrivasse la condanna della Corte dei Conti chi pagherebbe? La Raggi? Grillo che ha imposto la linea da Genova? I consiglieri comunali? I cittadini romani che vedranno aumentare il loro debito?

 

Facebook Comments

Related Images:

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.