Oggi è così …

Oggi è così. Doveva essere così anche un secolo fa, quando Gabriele D’Annunzio, camminando sul Lungomare di Reggio, coniò la famosa definizione “il chilometro più bello d’Italia”
Oggi è così: il maestrale ha spazzato via le nubi ed il cielo è terso, totalmente sgombro da nubi, con una meravigliosa tonalità di celeste che solo chi è nato o chi vive qui sa riconoscere. La Sicilia è lì, ad un passo, sembra quasi di poterla toccare per quanto appare vicina. Il mare al largo è blu, blu cobalto chiazzato di bianco, la schiuma delle onde, mentre vicino riva il colore appare più sfumato. Sull’acqua gabbiani pigri che si dondolano fra le onde e si fanno trasportare dalla corrente; altri, ali spiegate, sembra che colgano il vento che li spinge, non danno l’impressione di faticare nel loro volo. In acqua qualche gommone solca le onde; stranamente non ci sono barche a vela
Oggi è così, è il giorno che benedici Dio di averti fatto nascere quaggiù, di averti dato la possibilità di ammirare queste meraviglie del creato
Oggi è così, con i palazzi in stile liberty della via Marina che appaiono bellissimi, perfettamente integrati nel panorama. E gli alberi, in primo luogo gli enormi ficus, sono perfettamente integrati in questa sorta di dipinto ideale.
Oggi è così, l’aria sgombra da qualsiasi forma di pulviscolo e le immagini che appaiono nitide. E verso nord ammiri la collina di Pentimele che domina la città con i resti del Fortino che riesci a distinguere distintamente, pur così lontano. Lo conosco bene, ci sono stato tante volte con gli scout, potrei quasi camminarci ad occhi chiusi. Lo sguardo scende verso il mare e segue la costa, verso Gallico, verso Catona, dove la spiaggia curva verso Villa San Giovanni e, vista da Reggio, sembra invece unita con la costa siciliana, quasi a chiudere un immenso lago. L’occhio spazia verso la Sicilia, Messina, la costa verso sud, verso Taormina, ma la scena è dominata da Sua Maestà, l’Etna che, enorme, con i suoi quasi 3500 metri d’altezza, chiude lo Stretto verso sud.
Oggi è così, l’Etna lo vedi distintamente, per metà coperto di neve, i fianchi scavati dai solchi che si sono formati nelle varie eruzioni, perfettamente visibili nonostante la grande distanza. Per una volta la cima è sgombra da nubi e dal cratere centrale, o comunque da un cratere molto vicino alla sommità, si alza un filo di fumo che il vento spinge verso sud est, verso il mare. E lo immagini tranquillo, gigante buono che controlla la Sicilia, lo Stretto, Reggio e la parte meridionale della sua Provincia, una sorta di garante. Ma non puoi fare a meno di immaginarlo arrabbiato, Polifemo che erutta massi verso il mare contro l’Ulisse di turno che ha violato la sua intimità, la sua routine quotidiana
Oggi è così, è il giorno in cui sul ciglio della strada e della pista ciclabile, assolutamente trascurato, sporco, con carte di ogni tipo trasportate dal vento o abbandonate da qualche mentecatto, la natura dimostra la sua potenza, la sua forza e copre quasi tutto con un tappeto di margherite gialle: sembra quasi voglia dire con forza che qui non sono ammesse brutture.
Oggi è così, è il giorno in cui maledici il reggino medio, quello che critica e non fa, quello che abbandona i sacchetti di rifiuti nel sottopasso alla fine della via Marina e poi si lamenta che la città è sporca, quello che dovrebbe lottare con tutte le sue forze per ricambiare il dono ricevuto di essere nato qui, perchè è un dono e non una sventura, che invece si adagia nel tran tran quotidiano, accettando supinamente che una città così ricca di bellezza naturale sia agli ultimi posti di vivibilità in Italia, sporca, trascurata, rassegnata, tranne poche lodevoli eccezioni
Oggi è così ….

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