Sconcertante

Dopo qualche mese di assenza mi ritrovo di nuovo qui a buttare giù di getto le sensazioni che da ieri sera si sono accavallate in modo anche abbastanza confuso.

Sono fuori a cena, mi arriva una telefonata da Reggio: “hai saputo di Enzo?”. “No, cosa è successo?” “In Tv hanno detto che si è suicidato in carcere”. Cazzotto nello stomaco, senso di gelo dentro e sensazione di pianto …. estesa anche a Gloria con cui ho subito condiviso l’angoscia. Una rapida consultazione di Internet e sul sito di Repubblica la notizia sta in bella vista, la terza in una ipotetica scaletta, con la foto di Enzo e il sunto della sua vita. Pensi che non può essere possibile, anche se è tanto che non vi sentite non è un gesto che lui potrebbe fare. E poi pensi che, da quando è stato arrestato, non ti sei mai fatto vivo con Alessandra, con lui, che gli hai scritto due volte e non hai mai spedito le lettere e l’angoscia aumenta. E’ stata una persona con cui hai convissuto, in un periodo intenso della tua giovinezza, tante esperienze, tante attività, tanti ideali e tu lo hai abbandonato ……. Chiamo Santo per avere conforto, e dal tono scherzoso con cui mi risponde mi rendo conto che lui non sa niente. Come faccio a dirglielo? Però lo devo fare e lo faccio, forse in modo troppo diretto, troppo brusco …. “Non so nulla, fammi sentire, ti richiamo….” Chiamo anche Peppe, che per parte sua era già informato. E mentre stiamo lì a commentare la notizia arriva trafelato un altro comune amico, Gregorio, che quasi urla “sembra non sia vero niente, non è Enzo, è un altro giudice e sembra non sia morto”. E qui a morire è il mio telefono, con la batteria che improvvisamente cede. Faccio in tempo a richiamare e lasciare il numero di Gloria, quasi implorandoli di farmi avere notizie, sperando in cuor mio che quell’esile speranza diventi granitica certezza. Dopo un po’ in Tv dicono che il giudice che ha tentato il suicidio è ancora vivo, anche se in gravi condizioni, ma continuano a fare il nome di Enzo….

Finalmente, dopo un’oretta, arriva la telefonata liberatoria. E’ Peppe che mi conferma la clamorosa sostituzione di persona. Enzo è vivo e sta bene. E dopo il senso di liberazione scatta la rabbia. Ma come è stato possibile? Chi è il responsabile dell’equivoco, che pure poteva avere conseguenze devastanti? E se la mamma di Enzo è stata informata direttamente dalla televisione? O se è successo ad Ale, ai ragazzi? Sembra che la colpa sia di un sindacalista della polizia penitenziaria, lo stesso che aveva annunciato il tentato suicidio in carcere di Lele Mora. Ma che mestiere fa costui? L’annunciatore di suicidi? Il “passatore” di notizie riservate ai giornalisti? Qualunque cosa faccia la fa male e andrebbe preso, come minimo, a calci in culo per 3-4 giorni consecutivi (scusate il francesismo…).

Aspetto oggi, di sentire come la notizia verrà commentata in Tv. Confesso di non avere visto i telegiornali di stasera. All’ora di pranzo TG1 e TG2, per non sbagliare, non ne hanno proprio parlato, per cui il problema è stato risolto alla radice. TG3 e La7 hanno un servizio in scaletta, ma entrambe, opportunamente, tacciono sulla sostituzione di persona e sulla diffusione errata della notizia

Ed il punto è proprio questo. Possibile che nessuno sia responsabile? Possibile che  nessuno si sia sentito in dovere di chiedere scusa ad Enzo e ai suoi familiari? Chi pagherà per tutto questo? Ovviamente nessuno, siamo in Italia. Che questo sia successo nel pieno della discussione sulla ipotesi che Sallusti vada in galera è, probabilmente, uno dei motivi per cui i commenti sono mancati. Magari la gente può pensare che sia giusto che, pubblicando notizie palesemente distorte e che possono arrecare danno ad altri, anche un appartenente alla casta dei giornalisti debba risponderne in qualche modo, eventualmente anche andando in carcere in casi particolarmente gravi.

Nell’esercizio della mia professione io, se sbaglio, pago, ed anche salato. Gradirei che anche negli altri settori fosse così

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