Terra Santa – diario di viaggio

Dopo la giornata di ieri, alla scoperta di Nazareth e del Monte Tabor, il monte della Trasfigurazione, oggi giornata intensa, “sulle orme di Gesù”. La mattinata è iniziata a Cana, dove 12 coppie presenti abbiamo rinnovato il vincolo del nostro matrimonio. Cerimonia semplice ma emotivamente molto intensa. Siamo stati successivamente a Cafarnao, dove abbiamo pregato sui resti della casa di San Pietro, la casa dove Gesù alloggiava durante i suoi soggiorni in quella cittadina di pescatori, e dove ha compiuto diversi miracoli. Non per caso il cartello all’ingresso diceva”Capharnaum the Town of Jesus”, Cafarnao la città di Gesù. Abbiamo avuto modo di ammirare i resti, ben conservati, di una Sinagoga del V° secolo, ricostruita sui resti della Sinagoga del 1° secolo, la stessa dove certamente Gesù ha insegnato, come riportato nei Vangeli. Da Cafarnao, su un battello, abbiamo attraversato il Lago di Tiberiade, anche noto come Mare di Galilea. Nel pomeriggio visita al Santuario delle Beatitudini, sorto sul monte (circa 300 metri, ma qui ogni collina diviene “monte”) ove Gesù pronunciò il bellissimo discorso delle Beatitudini, a mio avviso manifesto del Cristianesimo. Da qui ci siamo spostati sul luogo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, segnato da una Tabgha Benedettina. Vicino c’è una Tabgha Francescana, la Chiesa del Primato di Pietro, ove Gesù apparve agli Apostoli dopo la Resurrezione e affidò la Chiesa a San Pietro. In questo luogo è venerata una roccia ove, secondo la tradizione, Gesù ed i Discepoli mangiarono, la cosiddetta Mensa Christi. Per non farci mancare nulla, alla fine, alla scoperta di Magdala, la città della Magdalena, ove abbiamo ammirato i resti, recentemente portati alla luce dopo essere stati nascosti per millenni sotto 30 cm di terra (si avete letto bene, 30 cm), di quella che sembra essere una Sinagoga del 1° secolo, il secolo di Gesù. Se ne contano solo 7 in tutta Israele, tanto per far capire la eccezionalità della scoperta. Resti peraltro ben conservati: rimane in alcuni punti l’affresco originale sul muro e sulle colonne
Al di là della cronaca e dell’elencazione apparentemente ragionieristica dei posti visitati, resta dentro l’emozione profonda di aver visto, toccato quegli stessi posti dove è vissuto, dove è stato, dove ha operato, ha predicato Gesù. E’ come riavvolgere il nastro della Storia e sentirsi catapultato 2000 anni fa. Credo che solo venendo qui, in Terra Santa, si possa provare una sensazione così viva e chi ha avuto la fortuna di vivere questa esperienza sono certo possa capire quel che è veramente difficile trasmettere a parole
Per adesso alcune foto, il resto fra qualche giorno

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