Il Governo nella discussione alla Camera pone la fiducia sulla legge che disciplina le unioni civili. Apriti cielo! I leghisti, con la rumorosa compagni di Brunetta & co, gli stessi che ai tempi dei vari governi di destra votavano compatti la fiducia posta per l’approvazione di tutte le leggi ad personam, gridano allo scandalo, lamentando l’espropriazione dei diritti del Parlamento e quindi della democrazia. I grillini gridano a prescindere, perchè, per partito preso, sono contro ogni cosa che viene proposta dal Governo. Perfino dentro la maggioranza c’è qualche parlamentare di Area Popolare che si appella a Mattarella.
Mi chiedo come sia possibile pensare e sostenere che due anni di discussione, e parlo solo di quelli relativi a questa legislatura, siano la negazione della democrazia. Vado a memoria, mi sembra sia stato il Governo Prodi a proporre i DICO, ricordo bene?, almeno una quindicina d’anni fa. e credo ci sia stata qualche altra proposta precedente. Ogni discussione deve portare, ad un certo punto, ad una conclusione quale che sia, sapendo che sarà impossibile accontentare tutti. Non è possibile ogni volta azzerare tutto e ricominciare sempre dal principio.
E’ vero che questa non è la miglior legge possibile, ma fra niente ed una legge sufficiente non occorre essere laureati ad Oxford per capire quale sia l’eventualità migliore. L’Italia è, purtroppo, il Paese del “si, ma …”, “si, però ..”, con infinite discussioni che non approdano a nulla, anzi, per dirla con Cetto Laqualunque, “ad una beata minchia!”
Sono andato sul sito della Camera a leggere alcuni dei circa 1000 emendamenti presentati in Commissione Giustizia: molti sono assolutamente pretestuosi, volti solo a perder tempo o a sperare che la modifica di un avverbio, di una virgola o di una congiunzione determini il ritorno al Senato della stessa legge in un infinito rimpallo gattopardesco (“affinchè nulla cambi”). Sarebbe un meraviglioso spot circa la necessità di modificare in maniera sostanziale il bicameralismo perfetto
Una domanda infine agli amici grillini. Probabilmente per mio limite, non ho ancora capito se il M5S è a favore o contro le unioni civili. Lo chiedo anche ricordando il voltafaccia al Senato, quando, 20 minuti prima di votare, improvvisamente si son tirati indietro nascondendosi dietro lo schermo del “canguro”, e anche perchè ho letto su un sito (credo di una associazione contro le discriminazioni sessuali) che i cinque stelle avevano presentato 24 emendamenti, fra cui, stranamente, anche la proposta di cancellazione di tutta la parte sulle convivenze di fatto. Fa comodo presentare il Disegno di legge Cirinnà (se ancora si chiama così) come la legge che regola le unioni fra omosessuali, ma è una semplificazione maliziosa, volta a condizionare l’opinione pubblica. Personalmente credo che la parte fondamentale sia proprio quella che regola una volta per tutte i diritti delle coppie di fatto. Se passasse l’emendamento cinque stelle, cosa nella sostanza resterebbe della legge? Cancellare la parte sulle convivenze di fatto equivarrebbe di fatto a svuotare la legge. Poi però, pensa che soddisfazione sarebbe strillare nelle piazze e in TV che Renzi non è stato capace di mantenere la promessa relativa alle unioni civili!